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Erdogan frena l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: “Un errore”

“Stiamo seguendo il processo” di adesione di Finlandia e Svezia alla Nato “ma non abbiamo un’opinione positiva sulla questione”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Prima di questo c’era un errore collegato alla Grecia. Conoscete l’atteggiamento della Grecia nei confronti della Turchia nell’Alleanza. I Paesi scandinavi hanno l’abitudine di mostrarsi ‘ospitali’ con i terroristi, facendoli entrare in Parlamento. Quindi non possiamo ancora guardare positivamente” all’eventuale ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, ha detto. Svezia e Finlandia, dal canto loro, vogliono discutere con la Turchia della loro adesione all’Alleanza Atlantica domani a Berlino, in occasione della riunione informale dei Ministri degli Esteri della Nato. Erdogan ha definito “un errore” l’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza, per il quale è necessaria l’unanimità dei paesi membri.

Questa situazione di attrito rischia adesso di condizionare l’adesione alla Nato, che deve essere ratificata da tutti i membri dell’Alleanza, quindi è necessaria l’unanimità. Il ministro degli Esteri di Helsinki Pekka Haavisto ha invitato alla pazienza: “Non sono procedure che si risolvono in un giorno, bisogna andare avanti punto dopo punto”. E Karen Donfried, la diplomatica americana che si occupa dei dossier europei, ha detto che sono state avviati colloqui per risolvere il contrasto: “C’è grande coesione nella Nato, non credo che questa posizione dominerà la riunione dei ministri dell’Alleanza”. E mentre la Finlandia è pronta ad entrare nella Nato, la Russia minaccia di bloccare le forniture di gas da oggi. La risposta di Bruxelles è un piano per l’emergenza che si basa su “razionamento, solidarietà e tetto ai prezzi in caso di stop da Mosca”. Nella bozza del RePowerEu c’e’ anche la proroga della tassazione sugli extra profitti. Gazprom blocca l’export attraverso la Polonia. Stop al flusso Yamal-Europa. Si impennano i prezzi del gas. Le Borse europee in calo. In Italia, al ritorno da Washington dove ha incontrato Biden, il premier Draghi ha riferito in Consiglio dei Ministri: “La guerra ha preso una nuova fisionomia e dobbiamo chiederci come costruire il futuro”. Ma la pace – sottolinea – è quella che vorranno gli ucraini”.

Pubblicato da
Maurizio Balistreri