Erdogan propone a Putin negoziati di pace a Istanbul. Mentre il presidente ucraino continua a chiedere armi e sanzioni all’Ue

Erdogan propone a Putin negoziati di pace a Istanbul. Mentre il presidente ucraino continua a chiedere armi e sanzioni all’Ue
Recep Tayyip Erdogan
30 maggio 2022

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno discusso oggi della situazione in Ucraina durante una conversazione telefonica. “Sono state discusse questioni regionali, come l’operazione russa in Ucraina, nonché le relazioni turco-russe – riferisce l’ufficio del leader turco -. Erdogan ha affermato che sono necessari provvedimenti che minimizzino le conseguenze negative della guerra e rafforzino la fiducia ripristinando rapidamente il terreno per la pace tra Russia e Ucraina. Il presidente Erdogan ha proposto di tenere una riunione con la Russia, l’Ucraina e le Nazioni Unite a Istanbul e di svolgere un ruolo in un possibile meccanismo di monitoraggio se entrambe le parti saranno d’accordo in linea di principio”. Il leader turco ha ribadito ieri che la Turchia continuerà a perseguire la strada del dialogo e della diplomazia per giungere alla pace, per poi aggiungere che il presidente russo Vladimir Putin “non è entusiasta” alla prospettiva dell’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. Ingresso su cui la stessa Turchia continua a opporre il veto.

“Ovviamente Putin non guarda con entusiasmo all’ipotesi di un allargamento in questo momento, anche perché la Finlandia è un Paese di confine, ma la stessa cosa si può dire dei Paesi scandinavi. Noi desideriamo che questa guerra finisca il prima possibile con la pace tra Russia e Ucraina, ma la situazione prende una piega negativa man mano che i giorni passano” ha concluso Erdogan. Ankara è stata impegnata in questi mesi in un vero e proprio equilibrismo diplomatico. Pur avendo mantenuto fede agli impegni in ambito Nato, condannato l’invasione russa e chiuso il passaggio degli stretti di Bosforo e Dardanelli alle navi da guerra, la Turchia non ha applicato sanzioni economiche alla Russia e si è poi schierata contro l’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia Proprio quest’ultima mossa, che il governo turco ha ripetutamente motivato sulla base del sostegno che i due Paesi scandinavi garantirebbero alle organizzazioni separatiste curde Pkk e Ypg, trova anche una sua ragion d’essere nel tentativo di non rovinare sprecare i sempre meno margini di dialogo con Putin.

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Intanto, la situazione in Donbass è “critica” e occorrono nuove forniture di armi. Questa la richiesta fatta dal presidente ucraino Volodymyr Zelenski intervenendo in collegamento al Consiglio europeo in corso a Bruxelles. Zelensky, riferiscono fonti europee, ha sottolineato che gli attacchi russi “vanno avanti” e che “le persone muoiono, i bambini muoiono” e dunque l’Ucraina ha bisogno di sostegno, anche con nuove forniture di armi. “Non dividetevi, restate uniti” è l’appello che il presidente ucraino ha fatto ai leader riuniti a Bruxelles. Zelensky è intervenuto in collegamento per circa 10 minuti, rivolgendosi a tutti i membri del Consiglio, invitandoli anche ad approvare “prima possibile” il nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.

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