Oggi ci sono migliaia di turisti ogni giorno, ma cento anni fa, da queste sontuose stanze, è passata la Rivoluzione rossa. Il museo Ermitage, uno dei luoghi più interessanti e magici di San Pietroburgo, con all’interno una delle collezioni più preziose, è il luogo chiave degli eventi dell’Ottobre. Da qui – dove ai giorni nostri ai visitatori si mostrano le opere di Raffaello, Leonardo e Canova dal valore inestimabile – nel 1917 è partita la Rivoluzione. A raccontarci come, Tatyana Alexandrova, una delle migliori guide di San Pietroburgo. “Il 16 dicembre 1916 – spiega – fu ucciso Rasputin che diceva: se succede qualcosa a me, finisce la dinastia Romanov. Nel febbraio del 1917 si svolge la rivoluzione democratica borghese. Un governo provvisorio prese il potere e fu il primo e ultimo governo borghese in Russia: era composto da ministri e intellettuali. Loro si preoccuparono di portare fuori da Pietrogrado le opere d arte. Il marxista Lenin si trovava all’estero. Ha vissuto a Capri, Parigi e poi quando ha saputo che qua si svolgeva la rivoluzione democratica borghese, ha deciso di tornare. Tornò nell’aprile del 1917. Dal treno è passato subito al carro armato, e ha pronunciato il discorso: dobbiamo fare il trasferimento dalla rivoluzione democratica borghese alla rivoluzione socialista. Nell’ottobre 1917, sei mesi dopo, si svolse qua la rivoluzione plebea guidata da un avvocato”. “Lenin subito disse: non prendete niente, non toccate niente. Metteva una guardia di qua, due guardie di là. Non distruggete niente, tutto sarà di tutti”.