Politica

Fallisce vertice al Cairo e Hezbollah e Israele intensificano gli scontri

Il recente vertice al Cairo, volto a mediare un accordo tra Hamas e Israele, si è concluso senza successo, segnando un ulteriore aggravamento della situazione in Medio Oriente. Fonti della sicurezza egiziana hanno confermato che nessuna delle due parti ha accettato le proposte presentate dai mediatori, lasciando il conflitto senza soluzione diplomatica.

Parallelamente al fallimento dei colloqui, l’intelligence israeliana aveva ricevuto informazioni su un imminente attacco missilistico diretto a Tel Aviv. Secondo queste fonti, i razzi erano stati lanciati come rappresaglia per l’uccisione di Fouad Shukur, un alto comandante militare di Hezbollah, avvenuta un mese fa.

L’attacco di Hezbollah

Nonostante gli avvertimenti, Hezbollah ha proceduto con il lancio di 320 razzi Katyusha verso 11 obiettivi militari israeliani, un’azione che il gruppo libanese ha descritto come una risposta necessaria all’uccisione del suo comandante. L’IDF, l’esercito israeliano, ha confermato il lancio di 210 razzi, accompagnati da 20 droni. Mentre gran parte di questi missili è stata intercettata, alcuni hanno comunque causato danni significativi e feriti.

L’attacco, durato circa tre ore, ha visto Hezbollah dichiarare la sua conclusione, definendolo un successo. Tuttavia, ha negato qualsiasi azione preventiva da parte di Israele, nonostante le affermazioni contrarie dell’IDF.

Reazione di Israele

Di fronte all’escalation, Israele ha mostrato una risposta ferma e determinata. Il Consiglio di guerra israeliano si è riunito in una sessione di emergenza e l’aeroporto di Ben Gurion è stato temporaneamente chiuso. Le autorità israeliane hanno emesso un avviso in arabo ai residenti del Libano meridionale, esortandoli a lasciare immediatamente le aree vicine alle operazioni di Hezbollah.

Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito l’impegno di Israele a proteggere il proprio territorio e i suoi cittadini. Durante una riunione del gabinetto di emergenza, Netanyahu ha dichiarato che Israele ha distrutto migliaia di razzi di Hezbollah e ha sottolineato la determinazione del Paese a prevenire qualsiasi attacco futuro.

Il fallimento dei colloqui al Cairo

Mentre il conflitto si intensificava, un vertice negoziale si è comunque tenuto al Cairo. Una delegazione israeliana di alto rango, composta dai principali capi dell’intelligence e dell’esercito, si è recata nella capitale egiziana per incontrare rappresentanti della CIA, del Qatar e dell’intelligence egiziana. Tuttavia, come previsto, Hamas non ha partecipato.

Gli Stati Uniti stanno esercitando una forte pressione su Israele per raggiungere un accordo e prevenire un’escalation più ampia del conflitto. Il Ministro degli Esteri israeliano, Gallant, ha ribadito la volontà di Israele di evitare una “guerra totale”, mentre il Presidente americano, Joe Biden, continua a monitorare da vicino la situazione.

Il fallimento dei colloqui al Cairo e l’intensificarsi delle ostilità tra Hezbollah e Israele segnano un momento critico nella regione. Senza un accordo diplomatico all’orizzonte, la situazione rimane altamente volatile, con il rischio di un’escalation ulteriore che potrebbe coinvolgere tutta la regione mediorientale.

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