Esperto, strategico e responsabile, sono queste le prime tre parole da evitare se si è in cerca di un nuovo lavoro. In base alla classifica annuale delle ‘buzzword’ svelata da Linkedin, la parola più sfruttata e abusata dai professionisti italiani nel 2015 è ‘espertò, seguita a ruota da ‘strategicò, che dalla nona posizione passa alla seconda, scalzando ‘responsabilè, che comunque rimane sul terzo gradino del podio. Tra i dieci aggettivi preferiti dai lavoratori della penisola per descrivere le proprie capacità, invece, stupisce che non compaia nelle prime dieci parole il termine ‘flessibilè, che pare essere la caratteristica meno in voga, sottolineando come ci sia ancora troppa staticità nel mercato del lavoro italiano. “Nella vita reale – commenta Marcello Albergoni, capo di LinkedIn Italia – non ci descriveremmo mai come persone ‘strategichè ‘driven’ o di ‘vasta esperienzà, allora perchè lo facciamo sul nostro profilo LinkedIn? Vogliamo incoraggiare i nostri membri a mostrare i loro risultati attraverso le foto, le presentazioni e gli esempi delle proprie attività professionali per dimostrare quanto effettivamente i professionisti siano ‘appassionatì , abbiano ‘successò o siano ‘creativì anche senza l’uso delle solite e noiose buzzwords”.
Mentre a livello mondiale ‘leadership’ è la parola più usata, in Italia è solo alla decima posizione. Al secondo e terzo tra i termini più utilizzati in tutto il mondo ci sono ‘determinatò e ‘creativò. A questi si aggiungono ‘deditò, ‘appassionatò e di ‘successò. I cambiamenti più importanti rispetto alla classifica del 2015 a livello mondiale, oltre al fatto che ‘leadership’ ha raggiunto il primo posto tra le parole più usate e l’anno scorso non era nemmeno nelle prime dieci posizioni, riguardano l’espressione ‘driven’ che dal quarto è scesa al settimo posto e ‘grande esperienzà che dal quinto è andata al decimo gradino della classifica. Facendo un confronto con gli altri anni, nel 2010, ‘vasta esperienzà era l’espressione più utilizzata a livello mondiale, ‘innovativò in Italia. E, mentre nel 2011 il termine più in voga in Italia è stato ‘problem solving’, a livello internazionale – per due anni consecutivi, dal 2011 al 2012 – è stato ‘creativò. Espressione che nel 2013 ha lasciato il posto a ‘responsabilè e nel 2014 invece è stata rimpiazzata da ‘motivatò a livello globale e, come detto, ‘espertò a livello nazionale.
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