Strage in un college in Crimea, almeno 18 morti. L’attentatore, uno studente, s’è suicidato

17 ottobre 2018

E’ di almeno 18 morti e 50 feriti il bilancio aggiornato dell’esplosione avvenuta al politecnico di Kerch in Crimea. Il responsabile e’ uno studente 18enne che si e’ tolto la vita dopo aver piazzato la bomba. Il killer che ha compiuto una strage, aveva ottenuto il porto d’armi da caccia da pochi giorni. Il killer ha aperto il fuoco dopo l’esplosione di un ordigno nella mensa dell’edificio, ha chiarito il vice premier Igor Mikhailichenko dopo che per tutta la mattina si erano susseguite informazioni poco chiare sulla presenza e la conseguente detonazione di un ordigno.

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“La sparatoria e’ avvenuta dopo l’esplosione. Il killer ha aperto il fuoco con un fucile da caccia. Le ragioni sono ancora da chiarire”, ha spiegato Mikhailichenko. Secondo le prime ricostruzioni, per gli inquirenti, lo studente e’ entrato stamane a scuola con un fucile ed ha aperto il fuoco. Tutte le vittime – 17, piu’ l’attentatore – sono morte in seguito a ferite da arma da fuoco. Gli stessi inquirenti fanno sapere di avere le immagini del ragazzo che spara e poi si uccide con la stessa arma.

La notizia della strage è stata annunciata dal Comitato Nazionale russo antiterrorismo (CNA). Il comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale ai sensi dell’articolo 205 del codice penale russo (terrorismo).  L’attacco al college in Crimea non e’ piu’ considerato dagli inquirenti un attacco terroristico ma sara’ indagato come “omicidio”. Intanto, sono circolate su Telegram, pubblicate dal canale televisivo Mesh, le prime immagini del giovane di 18 anni che ha sferrato l’attacco al college. Il video tratto dalle telecamere di sicurezza mostra un ragazzo biondo, con i capelli corti e una felpa nera col cappuccio che tiene in mano un grosso fucile.

La testimonianza

Uno studente testimone dell’attacco a una scuola a Kerch, in Crimea, ha detto all’Afp che di aver sentito “spari” che provenivano da “un uomo con un’arma da fuoco”. “Ero a lezione quando ho sentito degli spari al primo piano” ha detto all’Afp uno studente dell’istituto tecnico dove è avvenuto l’attacco. “Poi ci siamo tutti precipitati nei corridoi dove la gente correva e urlava che un uomo con un’arma sparava su tutti” ha proseguito.

“In seguito c’è stata una forte esplosione, io ero già fuori fortunatamente, ma ho visto l’onda d’urto che ha spezzato i vetri delle finestre e ha proiettato le persone all’esterno” ha detto al telefono, sotto shock. Altri resoconti sui social network e sui media russi riferiscono di vari uomini armati che hanno aperto il fuoco nella scuola nella città portuale di Kerch. Uno studente, Semion Gavrilov, ha detto al quotidiano russo Komsomolskaya Pravda di essersi nascosto in una classe dopo aver visto “un giovane uomo con un’arma che camminava e sparava contro tutti”. “La polizia è arrivata dopo dieci minuti” ha aggiunto.

L’esame preliminare dei corpi delle vittime ha stabilito che sono state uccise da colpi di arma da fuoco. Le immagini della videosorveglianza mostrano “un giovane armato di fucile che arriva nell’edificio” e il suo corpo a terra con “ferite da arma da fuoco”. Il ragazzo è stato identificato come il 18enne Vladislav Roslyakov, studente del quarto anno dell’istituto tecnico.

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