Politica

Esplosione sul ponte di Crimea e l’accordo sul grano: Milioni di bambini a rischio

Almeno due morti e una campata crollata, è questo il bilancio di un attacco sul Ponte di Crimea a Kerch. Per questo attacco, definito “terroristico”, Mosca ha accusato, oltre al governo di Kiev, anche Stati Uniti e Gran Bretagna. Secondo Mosca il ponte, attualmente chiuso al traffico, è stato attaccato da due droni ucraini. “Il comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale in relazione al danno al ponte di Crimea. Secondo gli investigatori, nella notte tra il 16 e il 17 luglio , una delle sezioni del ponte di Crimea è stata danneggiata a seguito di un atto terroristico commesso dai servizi speciali dell’Ucraina” ha dichiarato Svetlana Petrenko.

Inizialmente Kiev aveva detto che l’incidente sul ponte di Crimea poteva essere un atto di provocazione da parte di Mosca, poi ha confermato le proprie responsabilità. L’attacco coincide con l’adozione di una decisione sull’accordo internazionale sul grano, in scadenza. Il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov comunica che “scade oggi, ed è da considerare terminato, l’accordo sul grano”, smentendo però ogni correlazione con l’attacco a Kerch. Dunque, “l’accordo sul grano è terminato”. Come ha detto in precedenza il Presidente della Federazione Russa, la scadenza è il 17 luglio. Purtroppo, la parte che riguarda la Russia in questi accordi del Mar Nero non è stata finora attuata. Pertanto, è terminata”, ha detto Peskov. “Si è fermato. L’accordo sul grano è stato interrotto”.

Secondo Peskov l’attacco al Ponte di Crimea non ha nulla a che fare con l’accordo. “No. No. Questi sono eventi assolutamente non correlati. Sapete che anche prima di questo attacco terroristico, la posizione effettiva è stata dichiarata dal presidente Putin”, ha detto. Poi, nonostante l’annuncio odierno, Peskov ha aperto a un possibile ritorno all’accordo. “Non appena la parte russa sarà rispettata, la parte russa tornerà immediatamente all’attuazione di questo accordo”, ha sottolineato.

L’accordo sul grano scadeva oggi. L’accordo ha garantito l’esportazione di cereali e fertilizzanti dai porti ucraini attraverso il Mar Nero. L’accordo delle Nazioni Unite, che la Turchia ha contribuito a negoziare, ha consentito all’Ucraina di inviare oltre 32 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti agricoli nonostante le navi da guerra russe, dallo scorso anno. La Russia ha minacciato di ritirarsi dall’accordo già in passato perché affermava che le sue stesse richieste per migliorare le esportazioni di grano e fertilizzanti non sono state ascoltate. Inoltre, a Mosca credono che i paesi poveri non abbiano ricevuto abbastanza grano.

 

L’accordo sul grano, le reazioni

 

“La decisione della Russia di interrompere l`accordo del grano è l`ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei paesi più poveri – ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni -. Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un`arma è un`altra offesa contro l`umanità”. Per Antony Blinken, segretario di Stato americano, la decisione della Russia di ritirarsi dall’iniziativa sui cereali del Mar Nero è “irragionevole” e ha chiesto che l’accordo venga ripristinato il più rapidamente possibile. Blinken ha condiviso i suoi pensieri con i giornalisti a Washington e ha affermato che gli Stati Uniti stanno monitorando la situazione dopo l’attacco che ha distrutto un ponte che collegava la Crimea alla Russia.

Il governo francese ha condannato la decisione russa di porre fine alla sua partecipazione all’accordo sull’esportazione di cereali ucraini, affermando che Mosca dovrebbe “smettere di ricattare la sicurezza alimentare mondiale”. “La Russia è l’unica responsabile del blocco della navigazione in questo spazio marittimo e sta imponendo un blocco illegale ai porti ucraini”, ha detto in un comunicato la portavoce del ministero del Quai d’Orsay, esortando la Russia a “revocare la decisione”. 

 L’accordo per l’esportazione del grano dal Mar Nero deve essere mantenuto in vigore, invece, per il presidente ucraino, Volodymyr Zelens’kyj. “Anche senza la Federazione Russa, bisogna fare tutto il possibile per poter utilizzare questo corridoio del Mar Nero. Non abbiamo paura”, ha dichiarato il portavoce presidenziale ucraino, Serhiy Nykyforov. “Siamo stati contattati da aziende e armatori. Hanno detto di essere pronti”, ha spiegato, “Se l’Ucraina li lascia passare e la Turchia continua a farli passare, tutti sono pronti a continuare a fornire grano”.

 

Milioni di bambini a rischio

 

Il mancato rinnovo della `Black Sea Grain Initiative` significa che milioni di bambini in più in tutto il mondo dovranno affrontare una fame devastante, ha dichiarato oggi Save the Children, l`Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Firmato nel luglio 2022, l’accordo ha aperto rotte di esportazione dall’Ucraina che si erano bloccate quando la guerra si è intensificata nel febbraio dello stesso anno. L’iniziativa ha consentito a quasi 33 milioni di tonnellate di cereali e alimenti di base di spostarsi attraverso i porti del Mar Nero verso 45 Paesi, le nazioni in via di sviluppo hanno ricevuto la quota maggiore delle esportazioni alimentari. Ciò ha contribuito a far scendere i prezzi dei generi alimentari, ha stabilizzato il mercato e ha portato provviste sulle tavole dei minori più vulnerabili.

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