Forse c’è vita su una delle lune di Saturno

La sonda spaziale ha rilevato idrogeno

potrebbe esserci la vita su una della lune di Saturno

Su una delle lune di Saturno potrebbero esserci le condizioni atmosferiche per ospitare forme di vita. A scoprirlo è stata la sonda spaziale Cassini, che a settembre terminerà un viaggio di esplorazione attorno al pianeta, durato una decina di anni. Una missione che vede insieme Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Sono stati analizzati i fumi di gas liberati dal satellite Encelado, una piccola luna con un oceano d’acqua liquida sotto la sua superficie ghiacciata. Ed ecco la scoperta: “C’è una quantità significativa di idrogeno molecolare” ha detto Hunter Waite, direttore del programma per la divisione spaziale e ingegneristica al Southwest Research Institute di San Antonio che ha sottolineato come ci sia del “potenziale”.

I livelli di anidride carbonica, idrogeno e metano misurati su Encelado fanno quindi pensare alla possibilità che alcuni sistemi di microbi potrebbero trovarvi nutrimento. “L’esistenza di questo idrogeno – spiega ancora – così come avviene in fondo agli oceani sulla Terra, è una fonte di cibo, possiamo paragonarlo a caramelle per i microbi, mangiano idrogeno e lo trasformano in metano”. L’annuncio è arrivato nella conferenza stampa indetta dalla Nasa per discutere i nuovi risultati sui mondi oceanici, ottenuti grazie alle rilevazioni della sonda Cassini e del telescopio spaziale Hubble e i risultati sono stati pubblicati su “Science”. Nuove scoperte che, secondo la Nasa, “contribuiranno a informare le future esplorazioni di mondi oceanici, tra cui la prossima missione Europa Clipper che sarà lanciata nel 2020, e la ricerca delle vita fuori dalla Terra”.