Estorsioni a dipendenti, arrestato candidato M5s a Agrigento. Lo inchiodano documenti e audio

Il grillino si chiama La Giapa 42 anni, s’è dimesso dal Movimento. Brunetta: “Onesta’-ta’-ta’-ta’-ta’-ta’”

Fabrizio La Gaipa

La Squadra mobile di Agrigento ha arrestato e posto ai domiciliari l’imprenditore agrigentino del settore turistico Fabrizio La Gaipa, 42 anni, primo dei non eletti nella citta’ del templi alle recenti elezione regionali nelle liste del M5s. La Gaipa con 4357 voti e’ finito alle spalle di altri due neo deputati riusciti a entrare a Palazzo dei Normanni. Titolare di un albergo, e’ accusato di estorsione a due suoi dipendenti in relazione alla gestione delle buste paga, con scostamenti tra gli stipendi dichiarati e quelli effettivamente versati e irregolarita’ fiscali. La misura dell’obbligo di dimora e’ stata disposta invece per il fratello. “L’indagine ha per oggetto una duplice estorsione perpetrata dagli indagati ai danni di due dipendenti costretti, dietro la minaccia del licenziamento, ad accettare un salario inferiore a quello risultante nelle buste paga”. Cosi’ il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, in una nota diramata alla stampa in seguito alla notifica di una ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Fabrizio La Gaipa, 42 anni, imprenditore nel settore turistico alberghiero. La Gaipa e’ risultato il primo dei non eletti nella lista provinciale di Agrigento del Movimento Cinque Stelle, alle elezioni regionali del 5 novembre scorso. Al fratello – Salvatore La Gaipa, 46 anni – gli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento hanno invece notificato un’ordinanza di divieto di dimora. “I dipendenti – prosegue la nota – persone offese del reato, hanno offerto riscontri documentali ed audio alle loro dichiarazioni accusatorie nei confronti degli indagati. Il fenomeno delle “false buste paga – conclude la nota – e’ particolarmente diffuso nell’agrigentino ed oggetto di particolare attenzione investigativa da parte dell’Ispettorato del lavoro oltre che delle forze di polizia”.  Nei prossimi giorni si terra’ l’interrogatorio di garanzia da parte del gip, Stefano Zammuto. L’indagine, condotta da Squadra Mobile di Agrigento, e’ coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e dal sostituto Carlo Cinque. Intanto, Luigi Di Maio, annuncia che Fabrizio La Gaipa “si è messo fuori dal Movimento da solo”. Il premier in pectore del M5s ricorda che l’arrestato “non è eletto”.

BRUNETTA  “Un certo La Gaipa, uno dei candidati del Movimento 5 stelle alle scorse regionali, e’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Agrigento con l’accusa di estorsione. Com’era la storia degli impresentabili? Che dicono Di Maio, Di Battista e Cancelleri?”, scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo FI alla Camera, che a questo proposito aggiunge un ironico richiamo allo ‘storico’ slogan dei 5 stelle: “Onesta’-ta’-ta’-ta’-ta’-ta’”.

CAMPANELLA  “L’onesta’ va praticata e non solo urlata nelle piazze”. Lo ha affermato il senatore di Articolo 1-Mdp Francesco Campanella commentando l’arresto per estorsione del candidato, primo dei non eletti nella provincia di Agrigento del M5S, Fabrizio La Gaipa, il quale avrebbe costretto alcuni dipendenti a firmare false buste paga. “E’ evidente che la differenza rispetto alle altre formazioni politiche e’ solo un falso mito da cui farebbero bene a liberarsi presto, magari innalzando il livello di attenzione e controllo rispetto ai candidati che propongono – ha aggiunto – a meno che non considerino l’accusa a Fabrizio La Gaipa una cosa di poco conto, d’altro canto sappiamo che nei confronti delle garanzie per i lavoratori hanno opinioni piuttosto elastiche, come hanno dimostrato in parlamento astenendosi sulla votazione finale per i vaucher e all’Assemblea Regionale Siciliana quando hanno affossato la riforma della formazione”.

FITTO “Chi di impresentabili ferisce di impresentabili perisce. E’ stato arrestato un candidato M5s in Sicilia per estorsione. Noi garantisti sempre e con tutti per questo speriamo di non ricevere da Grillo una lezione di diritto penale su gravita’ e differenza reati. Non onesta’ ma serieta’!”. Cosi’ su Twitter Raffaele Fitto, presidente di Direzione Italia.

GIAMMANCO  “Per tutta la campagna elettorale siciliana i grillini, come un disco rotto, non hanno fatto altro che parlare di `impresentabili`, puntando il dito in modo ossessivo contro il centrodestra. Oggi si scopre che il primo dei non eletti ad Agrigento della lista super pulita del Movimento 5 Stelle è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Che figura… `Nella gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura` e i grillini non si accorgono che sono diventati delle macchiette”. Lo afferma Gabriella Giammanco, deputato e portavoce in Sicilia di Forza Italia.