Chiesto a Palermo il rinvio a giudizio per 45 persone, tra cui presunti boss e gregari del mandamento di Porta Nuova, e per due imprenditori che hanno negato di pagare il pizzo. La richiesta arriva dai pm Caterina Malagoli, Francesca Mazzocco, Sergio Demontis, coordinati dall’aggiunto Leonardo Agueci. Rischiano il processo Teresa Marino, moglie di Tommaso Lo Presti, che avrebbe ricevuto il delicatissimo compito di aiutare economicamente le famiglie dei carcerati, e il presunto capo Paolo Calcagno, considerato il reggente del mandamento. Avrebbero favorito la mafia, secondo l’accusa, gli imprenditori Massimo Monti, titolare della società Kursaal che gestisce la sala Bingo di via Emerico Amari, e Maria Rosa Butera, titolare del “Lido Battaglia” di Isola delle Femmine. Sono una trentina le estorsioni – tentate e consumate – contestate agli indagati.