L’Etna esplode, una decina di turisti feriti

16 marzo 2017

L’esplosione freatica e’ avvenuta sull’Etna a quota 2700 metri. La lava e’ fuoriuscita a quota 3250, e’ scesa e si e’ verificato il fenomeno collegato al contatto tra la lava e la neve. Una decina i feriti, sette dei quali hanno fatto ricorso alle cure ospedaliere nelle strutture di Catania e Acireale. Tre di loro sono inglesi e facevano parte di una troupe della Bbc, sono stati medicati per delle escoriazioni nell’ospedale di Acireale. Tra questi la giornalista Rebecca Morelle, corrispondente scientifica per la tv di stato britannica, lievemente ferita alla testa mentre si trovava sul vulcano per lavoro. “I vulcanologi dicono che e’ stato l’incidente piu’ pericoloso in 30 anni di carriera”, ha raccontato sul suo profilo Twitter in inglese. La giornalista ha voluto rassicurare tutti: “La troupe e’ ok. E’ stato davvero spaventoso, esplosioni come queste hanno ucciso, correre giu’ per la montagna sotto i colpi delle pietre, schivando massi infuocati e vapore bollente e’ un esperienza che non vorrei mai ripetere, mai e poi mai. I soccorsi e le guide sono stati eccellenti”.

Un altro turista straniero si trova nel pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania: anche lui ha delle escoriazioni. Sul posto hanno operato guide dell’Etna e militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi”. Boris Behncke il vulcanologo dell’Ingv ferito dai detriti prodotti da quella che definisce sul suo profilo Facebook una “violenta esplosione”, afferma: “Io stesso ho subito una piccola ferita in testa pero’ sto assai bene e mi sto calando una meritata birra!”. Da giorni il vulcano, il ‘Gigante’, come qualcuno lo chiama, e’ inquieto. L’eruzione dell’Etna cominciata due giorni fa con delle esplosioni dal nuovo cratere di sud-est, infatti non si ferma. Oltre all’attivita’ strombolina sulla zona sommitale del vulcano sono presenti due colate laviche. La piu’ recente si e’ formata ieri a tarda sera ed e’ originata da una bocca effusiva che si e’ aperta dalla base del nuovo cratere di sud-est e che si dirige verso la desertica Valle del Bove. La seconda, invece, presente gia’ da due giorni ha effettuato lo stesso percorso della colata generata dell’eruzione dei primi di marzo e ha rallentato la propria discesa in direzione sud-ovest nelle vicinanze di Monte Frumento Supino, a circa 2650 metri di altitudine. Sul posto si trovano gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per dei sopralluoghi. Il tremore si mantiene stazionario su livelli alti. L’eruzione e’ ben visibile anche da Catania e dai paesi della zona pedemontana, regalando grandi suggestioni a cui i catanesi non si abituano mai. Ma oggi e’ stato un giorno particolare, nel quale la bellezza ha incrociato la paura.

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