Eurispes, il 15,6%, degli italiani non crede alla Shoah

L’affermazione secondo la quale gli ebrei controllerebbero il potere economico raccoglie un disaccordo del 76%

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Oltre un italiano su sei, il 15,6%, non crede alla Shoah. Lo rileva il 32mo ‘Rapporto Italia 2020’ dell’Eurispes. L’affermazione secondo la quale gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario – prosegue il rapporto – raccoglie invece il generale disaccordo degli italiani (76%), non manca però chi concorda con questa idea (23,9%).

Gli ebrei controllerebbero i mezzi d’informazione a detta di più di un quinto degli italiani intervistati (22,2%), mentre i contrari arrivano al 77,7%. La tesi secondo cui gli ebrei determinano le scelte politiche americane incontra la percentuale più elevata di consensi, pur restando minoritaria: il 26,4%, contro un 73,6%. Rispetto all’affermazione che l’Olocausto degli ebrei non è mai accaduto, la quota di accordo si attesta al 15,6%, a fronte dell’84,4% non concorde. Invece,l’affermazione secondo cui l’Olocausto non avrebbe prodotto così tante vittime come viene sostenuto trova una percentuale di accordo solo lievemente superiore: 16,1%, mentre il disaccordo raggiunge l’83,8%.

A distanza di oltre 15 anni, nel confronto con l’indagine condotta dall’Eurispes su questi stessi temi, la percentuale di italiani secondo i quali gli ebrei determinano le scelte politiche americane è oggi più bassa: dal 30,4% al 26,4%. Nel 2004 per oltre un terzo del campione (34,1%) gli ebrei controllavano in modo occulto il potere economico e finanziario, nonché i mezzi d’informazione, mentre oggi la percentuale risulta inferiore ad un quarto. Aumenta invece il numero di cittadini secondo i quali lo sterminio degli ebrei per mano nazista non è mai avvenuto: dal 2,7% al 15,6%. Risultano in aumento, sebbene in misura meno eclatante, anche coloro che ne ridimensionano la portata (dall’11,1% al 16,1%).