Euro 2016: Tavecchio, in finale con Francia. “Dobbiamo sognare”
“Qui a Montpellier ci troviamo benissimo, ci sono le condizioni ideali per lavorare, la speranza è arrivare in finale contro la Francia”. Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio (foto), guarda lontano. Sul palco di Casa Azzurri insieme al sindaco di Montpellier, Philippe Saurel, il numero 1 della Figc ringrazia la cittadina francese per l’accoglienza e l’ospitalità e lancia un auspicio che dopo la bella vittoria di ieri sul Belgio assume ancora più importanza.”La mia e’ stata una battuta di cortesia per il sindaco di Montpellier, ma è una speranza, bisogna sognare in grande, ma non dopo la vittoria di ieri, io ho sempre detto che l’Italia gioca sempre per vincere, non giochiamo mai per arrivare secondi”, ha aggiunto Tavecchio che ancora vive la vittoria contro il Belgio. “Abbiamo festeggiato due ore, poi siamo tornati qui questa mattina, e’ stata una festa controllata come è nello stile di Conte, abbiamo fatto un’ottima partita, ma ora vogliamo fare tante altre cose che ci aspettiamo di fare – ha proseguito il presidente federale -. Il risultato di documenta la serietà di comportamento e soprattutto la competenza e l’impegno di Conte, ma anche la capacita’ di coesione della squadra, un gruppo che non ha invidie e che non ha comportamenti prevaricatori nei confronti degli altri, questi ragazzi sono veramente all’altezza”.
Ci sono altri motivi di grande soddisfazione per Tavecchio e la Federcalcio dopo il debutto con i belgi. “La cosa che più mi fa piacere è l’atteggiamento dei nostri sportivi e dei nostri tifosi, abbiamo riempito Lione con migliaia di persone senza che si sia verificato il minimo incidente, in 15 mila sono andati allo stadio con grande serietà – ha proseguito il numero 1 della Figc -. Gli ascolti tv ci hanno dato ragione, nonostante il calcio sia tanto criticato ha dimostrato ancora una volta che è un grande vettore di coesione del Paese”. Dallo scetticismo iniziale all’amore degli italiani e all’entusiasmo per una squadra che ha iniziato nel modo migliore la sua avventura europea. “Per noi non è una rivincita, non abbiamo voglia di nessuna rivincita, se arriveremo dove speriamo di arrivare ne prenderemo atto e diremo che non siamo solo quelli delle critiche che ci sono state fatte”, il commento di Tavecchio che non ama la definizione di “Italia operaia”. “Gli operai sono grandi e sostengono il mondo – dice il numero 1 del calcio italiano -, ma io parlerei di una Nazionale organizzata, coesa, che non ha prime donne, anche se non sono pochi i grandi campioni che abbiamo”. Una battuta anche sui tanti incidenti che si sono verificati in questi Europei. “La Francia è un grande Paese, ha un’organizzazione di sicurezza notevole, non ci sono hooligans o altro che possono fermarla, conosco i problemi della Francia, ma non voglio fare ne’ apprezzamenti ne’ critiche”, ha concluso Tavecchio.