Avvio di settimana all’insegna della volatilità sull’euro, che ha segnato un nuovo minimo da dicembre a 1,1716 dollari. Successivamente la valuta condivisa ritraccia in parte a 1,1738, in una giornata in cui non sono attesi dati macroeconomici di rilievo, mentre molti mercati europei sono chiusi o semichiusi per la festività di Pentecoste. Nel pomeriggio e in serata invece sul fronte dollaro sono attesi interventi di esponenti della Federal Reserve.
A spingere il dollaro contribuisce, oltre al rialzo dei tassi sui titoli pubblici americani, anche l’intesa tra Usa e Ciona sul commercio, che consente di proseguire le trattative e evita uno scontro aperto. All’opposto a zavorrare l’euro potrebbe contribuire la situazione di incertezza politica in Italia, con i negoziati sulla formazione di un governo M5S-Lega che sono stati accompagnati da alcune indiscrezioni sul “contratto” tra le due formazioni lette in maniera allarmistica dai mercati.[irp]