Belgio, quindi, ma con un po’ d’Italia nel cuore. Il calcio però è sempre calcio, e nonostante il rispetto gli sfottò non mancano. In un supermercato di Bruxelles, dei fazzoletti con i colori della bandiera belga sono stati messi in vendita con un biglietto ‘fazzoletti per gli italiani’. Più delicato il Caffè torre, gestito da napoletani a due passi dal Parlamento europeo. “Conosci la differenza tra italiani e belgi? Nessuna. Entrambi amano il buon caffè”, lo slogan che allude al modo di produrre l’espresso in Belgio, diverso dalla tradizione italiana. Molti preferiscono assistere la partita per contro proprio: per scaramanzia, perché nel calcio la partita non si vede con l’avversario. Il Roma Club Bruxelles si trasforma per l’occasione in Italia Club Bruxelles e si ritrova con soli italo-belgi di dichiarata fede azzurra.
“Ragazzi, se segnano Florenzi e Nainggolan non stiamo 2-0, ma 1-1”, ricorda Stefano Petrassi, precisando che i due giocatori fino a ieri insieme nella Roma oggi giocheranno per squadre diverse. A Molenbeek il Cafè Italo-Belge ha voluto ospitare per la partita i sostenitori di entrambe le nazionali in una municipalità al centro di pregiudizi e diffidenza dopo gli attentati di Parigi e di Bruxelles, i cui autori venivano proprio da li’. “Vogliamo essere proprio in questo quartiere per una serata che sara’ di sport, di integrazione, di amicizia”, spiegano gli organizzatori. Altrove ci saranno maxischermi all’aperto. Peccato che sia prevista pioggia. Da questo punto di vista, siamo decisamente¨ più in Belgio che in Italia.