Economia

Eurogruppo, consenso su politica bilancio espansiva anche in 2021

Nella discussione che l’Eurogruppo ha avuto in videoconferenza, sulla “fiscal stance”, l’orientamento di politica di bilancio, i ministri si sono trovati tutti d’accordo sulla necessità di avere una politica espansiva (“supportive”) quest’anno, in risposta alla crisi del Covid-19, e anche nel 2021. Lo ha detto il presidente uscente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, durante la conferenza stampa online alla fine della riunione. Anche il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Mario Gentiloni, ha parlato dell’impulso dato alle economie dalle politiche di bilancio degli Stati membri definendolo “la cosa giusta che si doveva fare”.

“Mentre tutti erano concentrati sulla crisi del Covid-19 – ha osservato Centeno – qualcosa di notevole è avvenuto: abbiamo raggiunto una posizione consensuale sulla politica di bilancio, con lo European Fiscal Board, la Commissione, la Bce e i ministri dell’Eurogruppo che sostengono tutti una politica di bilancio tempestiva e mirata per combattere la pandemia e per proteggere il tessuto della nostra economia e della nostra società. Ciò che si traduce in una politica di bilancio fortemente espansiva (‘strongly supportive’, ndr) nell’Eurozona che completa la politica monetaria della Bce. Questo è il nostro focus per il 2020″.

“Per il prossimo anno – ha aggiunto il presidente dell’Eurogruppo – l’incertezza resta molto alta. Le sfide politiche potrebbero cambiare nei prossimi mesi e la nostra risposta potrebbe doversi adattare”. Ma comunque, ha concluso, “mentre i ministri si apprestano a preparare i bilanci per il 2021, c’è un ampio consenso per una politica di bilancio espansiva anche per l’anno prossimo”. Quella sulla “fiscal stance” dell’Eurozona è stata “un’utile discussione, prendendo come punto di partenza il rapporto dello European Fiscal Board pubblicato la scorsa settimana”, ha riferito Gentiloni.

“Nel 2020 – ha continuato, con riferimento alle Previsioni economiche d’estate pubblicate dalla Commissione martedì scorso – vediamo un impulso di bilancio pari a circa il 3,5% del Pil per l’area dell’euro: si tratta dello sforzo di stabilizzazione più elevato degli ultimi 20 anni. Le nostre previsioni – ha aggiunto – stimano che l’azione di politica di bilancio intrapresa avrà un impatto positivo sul Pil reale di circa 5 punti percentuali nel 2020″.

“In altre parole – ha sottolineato Gentiloni -, questa era la cosa giusta da fare, e non stiamo neanche calcolando il nostro pacchetto di rilancio europeo in questo impatto positivo”. “Il rapporto dello European Fiscal Board – ha osservato ancora il commissario – ha messo in luce una serie di considerazioni chiave, e in particolare: la necessità di fornire ulteriore sostegno di bilancio nel 2021; la raccomandazione di chiarire la durata della clausola generale di sospensione” delle norme del Patto di Stabilità; e “l’idea che il ritorno ai livelli pre-pandemici del Pil dovrebbe essere il riferimento per la decisione di disattivare quella clausola”, tornando alla normalità delle regole di bilancio.

“Questa – ha rilevato Gentiloni – è una discussione che si svolgerà parallelamente a quella sulla revisione della nostra ‘governance’ economica, avviata all’inizio di quest’anno, ma messa in pausa a causa della pandemia”. Il riferimento è alla consultazione per la riforma del Patto di stabilità, che “è stata poi eclissata dagli eventi, che però non l’anno resa irrilevante: al contrario, la risposta della politica di bilancio alla pandemia aggiunge una nuova dimensione chiave alla revisione della nostra governance economica, che dobbiamo assolutamente prendere in considerazione nel formulare le conclusioni il prossimo anno”, ha concluso Gentiloni.

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