Europa deve intervenire, non dormire come passato
Contro il terrorismo “l’Europa deve intervenire, non dormire come ha fatto in passato”, secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che, intervistato dal Tg5, afferma: “Dobbiamo portare con noi i paesi arabi, non solo europei e americani, e di conseguenza isolare chi sostiene il terrorismo”. L’incontro con le popolazioni sfollate in Iraq, nel corso di un viaggio che il premier ha compiuto ieri, mi hanno “convinto” che l’Europa non può più stare a guardare, ha detto Renzi, ma “innanzitutto mi hanno commosso e colpito: quanto tu vedi bambini fucilati, donne violentate, giornalisti a cui viene tagliata la gola, ti rendi conto che non è più in ballo una discussione politica, c’è in ballo la dignità dell’uomo. L’Europa noi siamo abituati a pensarla come quell’istituzione che ci racconta del tre per cento, dello spread, di Maastricht, dei vincoli. Ma l’Europa è innanzitutto nata da una richiesta di pace, di libertà e di democrazia. I nostri nonni hanno fatto l’Europa contro la guerra non per una moneta unica”. “Ciò ce sta accadendo in Iraq, in Siria ci porti a dire che se l’Europa è una cosa seria deve stare la dove c’è dolore: e là bisogna avere il coraggio di dire che l’Europa può finalmente cambiare le cose e non stare a dormire come ha fatto troppo spesso in passato”.
Dopo la decapitazione del reporte Usa James Foley cosa fanno le organizzazioni internazionali? “Hanno già iniziato gli americani, noi siamo dentro un’alleanza internazioanle che sta dando una mano, abbiamo portato sei C130 con gli aiuti umanitari, consegneremo armi a chi combatte il terrore”, risponde Renzi.
“Certo si può e si deve fare di più, ma quello che credo sia fondamentale è dire che per la volta la comunità internazionale c’è e l’Europa è in prima linea anziché stare a guardare come è stato altre volte”. Quanto all’ipotesi di isolare i paesi che ospitano il terrore, “dobbiamo isrlari con una strategia politica intelligente”, risponde Renzi, “far capire che è giusto e conveniente stare dalla parte dei valori e della civiltà. Noi lo stiamo facendo in modo raigonato: per la Libia siamo partiti dalla Tunisia e dall’Egitto, il cui nuovo vertice è strategico per risolvere il problema del Nord Africa e in parte Iraq, Siria e tutta quell’area del Medio Oriente e del Golfo. Dobbiamo portare con noi i paesi arabi non solo occidentali e americani, e di conseugenza isolare chi sostiene il terrorismo”.