Tutto, o quasi, è pronto nella sede dell’Europarlamento a Bruxelles per la kermesse della lunga notte elettorale, che comincerà domenica pomeriggio alle 18, mentre ancora si starà votando per le europee in Italia e in diversi altri paesi membri: quattro sale stampa attrezzate per 1.200 giornalisti, tra cui, irriconoscibile, il l’emiciclo dell’Assemblea trasformato in un enorme studio televisivo con i posti degli eurodeputati assegnati ai cronisti, schermi giganti e fari ovunque.
La notte elettorale comincerà in realtà in pieno giorno, alle 18 di domenica, quando il Parlamento europeo darà (gli orari sono indicativi) le prime stime nazionali, basate sugli exit poll, dei risultati delle elezioni in Austria, Cipro, Germania, Grecia, Irlanda, Malta e Olanda. Seguiranno alle 19 le stime di Bulgaria e Croazia e alle 20 quelle di Francia, Danimarca e Spagna. Alle 20.15 arriveranno le prime proiezioni sulla nuova composizione dell’Emiciclo (la “torta” o il “camembert”, come dicono i francesi), basate sugli exit poll dei 12 paesi forniti in precedenza e sui sondaggi pre-elettorali sulle intenzioni di voto negli altri 16 Stati membri. Alle 21 sarà la volta delle previsioni basate sugli exit poll di Polonia, Portogallo, Romania e Svezia, e alle 21.15 apparirà sugli schermi dell’Europarlamento la seconda “torta” di dati aggregati, con le previsioni della futura composizione dei vari gruppi politici europei.
Alle 22 arriveranno i primi risultati ufficiali, anche se parziali e provvisori: quelli della Finlandia (unico paese che non rispetterà il “silenzio elettorale” dei dati ufficiali fino alla chiusura degli ultimi seggi, alle 23). Alle 22.15 ci sarà la terza “torta” dell’emiciclo, con proiezioni aggiornate in base ai dati ufficiali provvisori finlandesi. Il momento cruciale della serata scoccherà alle 23.15, quando, al termine delle operazioni di voto in tutti gli Stati membri – con la chiusura degli ultimi seggi italiani – arriverà sugli schermi la prima proiezione completa dei risultati delle elezioni, basata sui risultati ufficiali finali di nove paesi (Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Lettonia, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Spagna), sui i risultati ufficiali provvisori di altri 13 Stati membri (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo), nonché su sondaggi ed exit poll effettuati in cinque paesi (Bulgaria, Francia, Italia, Polonia e Romania), più i sondaggi pre-elettorali sulle intenzioni di voto nel Regno Unito.
Paradossalmente, il Regno Unito, che è stato il primo paese a votare con l’Olanda il 23 maggio, sarà anche l’ultimo paese, insieme all’Italia (che però avrà finito di votare per ultima) a fornire i dati ufficiali e definitivi. Questo perché i britannici cominceranno lo spoglio delle schede solo domenica sera, a partire dalle 23, proprio come gli italiani. Alle 23.30 arriveranno i primi risultati ufficiali provvisori francesi, e a mezzanotte i primi risultati ufficiali parziali britannici. Alle 0.15, nuovo aggiornamento della ‘torta’ con le proiezioni dei seggi basate questa volta sui risultati ufficiali finali di nove paesi (Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Lettonia, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Spagna) e su quelli ufficiali provvisori di altri 14 Stati membri (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo), più i risultati ufficiali parziali del Regno Unito e le previsioni non ufficiali (exit poll o altri sondaggi e proiezioni) per altri quattro paesi: Bulgaria, Italia, Polonia e Romania. askanews