Oggi al voto Olanda e Gran Bretagna

22 maggio 2014

Parte domani in Olanda e Gran Bretagna la quattro giorni elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, che verra’ chiusa proprio dall’Italia, l’ultima a fermre i seggi alle 23 di domenica 25 maggio. Il voto, che interessa 382 milioni di persone in 28 Stati, rappresenta uno dei momenti piu’ critici nella storia dell’Unione, visto che i sondaggi danno in crescita tutti gli euroscettici, dall’estrema destra all’estrema sinistra. Gia’ nel 2009 la partecipazione al voto era scesa al 43% e quest’anno le astensioni dovrebbero toccare un nuovo record, dopo che una considerevole fetta di opinione pubblica in tutti i Paesi ritiene Bruxelles responsabile della crisi economica e dei 26 milioni di disoccupati. Secondo l’ultimo sondaggio di PollWatch, il gruppo conservatore del PPE dovrebbe conservare un vantaggio nei confronti del gruppo socialista S&D (217 seggi contro 201), ma scenderebbe dal 35,8% al 28,9%, mentre la sinistra salirebbe leggermente dal 25,6% al 26,8%.

I centristi liberali dell’ALDE chiuderebbero al terzo posto con 59 seggi. Tutti si aspettano che i veri vincitori delle elezioni risulteranno proprio i partiti contrari alle politiche della Ue, con la Francia e Italia a guidare la lista. Su 74 seggi che verranno assegnati in Francia, 20 andranno al centrodestra, 14 ai socialisti e 23 all’estrema destra del Fronte Nazionale e ad altri piccoli gruppi. In Italia, su 73 seggi, 27 dovrebbero andare alla sinistra e 20 ai conservatori, con altri 19 seggi divisi fra gli altri partiti, con il Movimento 5 Stelle a fare la parte del leone. Il fronte anti Ue e’ comunque molto frammentato, dall’UKIP di Nigel Farage in Gran Bretagna, al FN in Francia, ai populisti del PVV in Olanda, fino ai movimenti neonazisti come Alba Dorata in Grecia e i nazionalisti ungheresi di Jobbit. Al quarto posto dovrebbe salire il gruppo della sinistra radicale, con 53 seggi, davanti ai Verdi con 44 e a un gruppo di euroscettici gia’ esistenti, formato da Conservatori e riformisti (ECR), anche quest’ultimo con 44 seggi. Il nuovo Parlamento, e’ opinione di quasi tutti gli analisti sara’ molto frammentato e la composizione finale dei gruppi non sara’ nota fino alla fine di giugno, quando termineranno colloqui e negoziati fra le diverse liste nazionali. (Asca)

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