Eurosocialisti candidano Pittella a presidenza Europarlamento. Renzi e Holland hanno detto sì

Eurosocialisti candidano Pittella a presidenza Europarlamento. Renzi e Holland hanno detto sì
30 novembre 2016

Il capogruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), Gianni Pittella, ha annunciato oggi a Bruxelles la sua candidatura, sostenuta all’unanimità dal suo gruppo, alla presidenza del Parlamento europeo, dopo la fine del mandato dell’attuale presidente, il socialdemocratico tedesco Martin Schulz, che aveva già ufficializzato di non ricandidarsi. Pittella ha spiegato che “il compromesso su cui era fondata la cooperazione politica” (“e non la ‘grande coalizione'”, ha puntualizzato) con il Ppe e con i Liberaldemocratici per sostenere la Commissione di Jean-Claude Juncker “è stato rotto, e non da noi Socialisti”; perché con la partenza di Schulz i Popolari ora vogliono uno di loro alla guida dell’Europarlamento, mantenendo anche le presidenze delle altre due istituzioni politiche dell’Ue, con Donald Tusk al Consiglio europeo e lo stesso Juncker all’Esecutivo comunitario. “Noi non accetteremo mai un monopolio delle presidenze delle istituzioni europee per il gruppo della famiglia popolare. Una delle tre presidenze, per una ragione semplice e naturale di equilibrio politico, deve andare alla famiglia socialista”, ha detto Pittella, aggiungendo che, oltre a proporre la sua candidatura all’Europarlamento, i Socialisti lotteranno anche per avere un loro esponente alla presidenza del Consiglio europeo, alla fine del mandato di Tusk.

Inoltre, il capogruppo S&D ha aggiunto una “seconda ragione” a sostegno della sua candidatura, “legata alla piattaforma politica e programmatica. Noi ci rendiamo conto, e solo un sordo e un cieco potrebbe non rendersene conto – ha sottolineato -, che sta cambiando il mondo: in Europa c’è stata la Brexit, negli Usa c’è stato Trump. Occorre una svolta, una svolta progressista” contro la politiche d’austerità, sulla governance dei flussi migratori, per una vera agenda sociale europea. “Dobbiamo cambiare l’Europa per salvare l’Europa”, ha evidenziato. Pitella, che ha riferito di avere già avuto il sostegno dei principali capi di Stato e di governo socialisti dell’Ue, compresi Renzi e Hollande, ha detto anche che chiederà il sostegno “a tutti gli altri gruppi politici, salvo quelli estremisti” confrontandosi con loro “sulla base di questa piattaforma politica progressista”. Quanto alla Commissione Juncker, il candiato socialista alla presidenza dell’Europarlamento ha detto che “deve essere tenuta fuori da questa battaglia politica”. “Fino a quando recepisce le nostre priorità politiche”, come ha fatto con la flessibilità nell’applicazione del Patto di Stabilità e con la proposta di riforma del regolamento di Dublino, “io continuerò a sostenere questa Commissione”, ha concluso Pittella, anche se le alleanze politiche all’Europarlamento potrebbero cambiare.

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