“La guerra tra Israele e Hamas non è organizzata dagli Stati Uniti, ma mina il mondo unipolare guidato dagli Stati Uniti”. Così l’ex deputato russo ed ex consigliere vicino a Putin Sergei Markov sui social. Markov, considerato in passato un “falco” tra l’elite di Mosca, inizia il suo post con l’hashtag #Sfatiamoimiti in russo, riferendosi alle fakenews che circolano sul web in cirilico: “è diffusa la leggenda che siano gli Stati Uniti ad alimentare il conflitto in Medio Oriente tra Israele e gli arabi. E creano un caos controllato per rafforzare il loro potere nel mondo. Questo non è assolutamente vero. Gli Stati Uniti sono interessati ad avere buoni rapporti sia con Israele che con i paesi arabi. Questo è il loro dominio nel mondo. E quando arabi e Israele combattono, il potere americano nel mondo, esso non si rafforza, ma si indebolisce”.
La parole di Markov si inseriscono nella complessa analisi dei rapporti di Mosca con la guerra tra Israele e Hamas, accesa ulteriormente dall’apprezzamento – attribuito a un messaggio di Hamas – per gli sforzi di Vladimir Putin per fermare “l’aggressione” su Gaza. L’analisi ha già visto pareri contrastanti da parte di media occidentali. Da Politico che il 10 ottobre ha messo in luce che “il brutale attacco di Hamas contro Israele è avvenuto il giorno del compleanno di Vladimir Putin” in un articolo intitolato: “Regalo di Hamas a Vladimir Putin”, sino alla Bbc che in una analisi a firma dello storico corrispondente Steve Rosenberg annotava due giorni fa: “Sì, la Russia ha legami con Hamas ed è diventata uno stretto alleato dell`Iran. Secondo gli Stati Uniti, Mosca e Teheran hanno ora una vera e propria partnership di difesa. Ma ciò non significa che Mosca fosse direttamente coinvolta o fosse a conoscenza dell`attacco di Hamas contro Israele”. L’analisi si intitola: “Putin è pronto a trarre vantaggio dalla guerra tra Israele e Gaza”.
Nel suo odierno post Markov ha anche aggiunto: “gli Stati Uniti hanno lavorato duramente per ripristinare le normali relazioni tra Arabia Saudita e Israele. E questo attacco di Hamas ha distrutto l`intera combinazione americana. Pertanto, la guerra tra Israele e Hamas non è organizzata dagli Stati Uniti, ma mina il mondo unipolare guidato dagli Stati Uniti”. Da sempre, dal discorso di Monaco del 2007 in poi, Putin contesta quella che chiama visione “unipolare” del mondo, con gli Usa al centro. Ma oggi Putin rappresenta altro, soprattutto dopo i mesi e mesi di guerra in Ucraina, sulla quale molti temono possa distogliere l’attenzione (e le risorse per la difesa di Kiev) il conflitto mediorientale.
Intanto gli Stati Uniti stanno lavorando con Israele e i paesi del Medio Oriente con una complicata azione diplomatica per alleviare la crisi umanitaria a Gaza, mentre l`imminente invasione di terra da parte di Israele minaccia di esacerbare ulteriormente le condizioni in grave deterioramento. Il Segretario di Stato Antony J. Blinken si recherà nuovamente domani in Israele dopo l’ampio tour in Giordania, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto cominciato l’11 ottobre. Secondo il dipartimento di Stato Blinken, condanna con la massima fermezza gli attacchi terroristici in Israele e riafferma la solidarietà degli Stati Uniti al governo e al popolo di Israele, con la volontà di coinvolgere i partner regionali negli sforzi per aiutare a prevenire la diffusione del conflitto, garantire il rilascio immediato e sicuro degli ostaggi e identificare meccanismi per la protezione dei civili. askanews