Cronaca

Ex poliziotto fa strage di bambini, oltre 35 morti

Un ex poliziotto ha fatto irruzione in una struttura per la cura dei bambini in Thailandia e ha aperto il fuoco, uccidendo almeno 35 persone. L`uomo, identificato come l`ex poliziotto di nome Panya Khamrab, armato con armi da fuoco e coltelli, ha fatto irruzione in un centro di assistenza all’infanzia gestito dall’organizzazione amministrativa del tambon Uthai Sawan nel distretto di Na Klang. Al momento, sono state confermate 35 vittime di cui 22 bambini. Altre 12 persone sono rimaste ferite, otto delle quali in modo grave. L’aggressore ha usato una pistola SIG Sauer P365. La polizia sospetta che l’ex Pol Cpl Panya, 34 anni, fosse sotto l’effetto di droghe al momento dell’attacco. Si ritiene che fosse molto stressato perché oggi doveva comparire in tribunale per un’accusa di droga. Tuttavia, il movente del massacro è sconosciuto.

La polizia ha dichiarato che l’ex poliziotto Panya era stato espulso dalle forze di polizia il 15 giugno di quest’anno per possesso di metanfetamina. La decisione è stata retroattiva al 20 gennaio, giorno in cui è stato arrestato e ha confessato le accuse. L’uomo armato è fuggito dalla scena con il suo pick-up dopo la carneficina. Il Central Investigation Bureau ha pubblicato sulla sua pagina Facebook che l’uomo si è poi sparato. La polizia ha detto che l’uomo è arrivato a casa sua e ha dato fuoco al suo pick-up. Ha poi ucciso la moglie e il figlio prima di uccidersi. La polizia di Na Klang ha scritto su Facebook che l’ospedale Nong Bua Lamphu aveva urgente bisogno di donazioni di sangue per le persone ferite dall’uomo armato. Il capo della polizia nazionale, Pol Gen Damrongsak Kittiprapas, ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime. La polizia ha dichiarato che il fucile usato nell’attacco era stato acquistato legalmente. Le leggi locali sulle armi e i controlli richiesti sono piuttosto rigidi. Tuttavia, il numero totale stimato di armi detenute, legalmente e illegalmente, dai civili in Thailandia è stato di 10,3 milioni nel 2017, ovvero una ogni sette cittadini circa. Di queste, circa 4 milioni erano illegali.

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