Ex Province Sicilia, altri 40 milioni di tagli alle spese. Baccei: “Se siamo virtuosi Roma rispetta impegni”
DEBITO PUBBLICO L’assessore: “Il governo centrale ci venga incontro anche sulla mobilita’ dei dipendenti verso altre amministrazioni dello Stato”. I lavori di Giunta
Una ulteriore stretta sulle spese delle ex province per almeno 35 milioni sara’ necessaria per poter mandare a segno la trattativa con lo Stato sulla riduzione alla compartecipazione al debito pubblico o sulla mobilita’ dei dipendenti verso incarichi statali. L’assessore regionale all’Economia non molla con i tagli. “Avevo preso l’impegno, nel corso della finanziaria – afferma Alessandro Baccei – di capire e trovare una soluzione per i problemi delle province. Io e l’assessore Lantieri abbiamo incontrato i nove commissari ed in effetti c’e’ un disavanzo complessivo calcolabile tra i 150 e i 180 milioni, che corrisponde piu o meno alla quota che le nostre province versano a titolo di compartecipazione al risanamento della finanza pubblica”. In sostanza, per Baccei “non si puo’ pensare che Roma congeli interamente questa quota, ne’ che la Regione se ne faccia interamente carico”. Da qui la road map dell’assessore: “Ridurre ancora il budget di spesa delle province per 35, 40 milioni portando a termine azioni virtuose, Roma sia piu’ elastica e ci venga incontro anche sulla mobilita’ dei dipendenti verso altre amministrazioni dello Stato, o su come poter usare l’avanzo di amministrazione che i consorzi ancora hanno. Su questo – conclude – ci confronteremo in giunta nelle prossime settimane”.
E a proposito di giunta, nella seduta pomeridiana, l’esecutivo Crocetta ha deciso la riduzione della spesa per la macchina regionale, tagli ai dirigenti e stato di crisi dell’agricoltura. Decisa anche la ripartizione dei piani di gestione dell’amministrazione regionale per rendere immediatamente operativi i dipartimenti, specificando che su alcuni capitoli e’ stato inserito uno stanziamento del 50%, in considerazione del fatto che occorre chiudere l’accordo con il governo nazionale in materia di entrate della Regione, accordo che dovrebbe concludersi entro due mesi. Rimodulato, inoltre, l’assetto organizzativo della burocrazia regionale, riducendo del 30% le figure apicali dirigenziali, operazione che e’ stata possibile grazie all’avvio dei prepensionamenti. L’obiettivo del governo e’ di raggiungere, grazie a questo meccanismo, un numero di dirigenti allineato alla media nazionale. In relazione alla crisi del settore ortofrutticolo e agrumicolo e’ stata approvata la richiesta, da inoltrare al governo nazionale, di dichiarazione dello stato di crisi del mercato. Approvato il bando per l’avviso pubblico per gli enti e le associazioni culturali, che sblocca con notevole anticipo rispetto agli anni passati, la possibilita’ di accedere a finanziamenti per attivita’ sociali e culturali. Approvato il rifinanziamento a favore del Comune di Viagrande (Catania), in applicazione di una sentenza del Tar etneo. Nominati i commissari dell’Istituto Regionale vino e olio, dell’Ente sviluppo agricolo e confermata la nomina del direttore del parco archeologico della Valle dei templi. Approvato, infine, il Piano stralcio di Bacino per l’assetto idrogeologico.