L’hanno firmata capi di Stato e di governo italiani e stranieri, per primo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, personaggi celebri del mondo dello spettacolo e premi Nobel come Amartya Sen, ma anche e soprattutto cittadini comuni, di ogni età, che ogni giorno visitano a migliaia il padiglione Italia di Expo. La Carta di Milano è l’eredità che l’Esposizione universale lascerà dopo i 6 mesi, con impegni concreti nella lotta contro la fame e la povertà, e sarà consegnata nelle mani del segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon. Per assumere questo impegno, finora sottoscritto da 200 mila persone, bisogna passare per Palazzo Italia: qui, in una sala dedicata, si può sottoscrivere con una firma la Carta di Milano a conclusione di un percorso che passa per le bellezze naturali e artistiche del nostro Paese. Lo spirito della Carta è quello di un documento aperto e di tutti, non istituzionale, che i visitatori di ogni età e provenienza, firmano e condividono come impegno per il futuro.