“Ovviamente c’è un po’ di disappunto, di delusione. Io volevo gareggiare, correre perché siamo dei concorrenti e ci piace gareggiare e, quindi, essere qui e non poterci neanche provare mette tristezza” dice Alonso parlando della sua esclusione per motivi precauzionali. “E’ una decisione comprensibile e la rispetto. Io ci ho provato fino all’ultimo ed ho sperato di poter correre. Sono stati giorni difficili, con le prove, l’allenamento, qualche dolore, ma io ero disposto ad affrontarlo anche in macchina, perché era un dolore gestibile, eppoi in gara c’è l’adrenalina. Ma quando si gareggia si corre qualche rischio in più ed i medici hanno ritenuto che non era il caso. In fondo è la cosa più logica da fare, non c’è altra soluzione” spiega Fernando che poi entra nei particolari. “Ho una piccola frattura alle costole e la posizione di guida in una vettura di F.1 è molto particolare, poi c’è la forza G e questo potrebbe rischiare di peggiorare quella incrinatura e rompere quella costola e non sarebbe come rompersi un braccio o una gamba, lì vicino ci sono organi vitali e non si può rischiare” aggiunge il pilota di Oviedo. “Se sarò pronto per la Cina? Non abbiamo la certezza al 100%. Dovrò fare un’altra verifica, altre prove nei prossimi 8-10 giorni, poi la Fia valuterà come ha già fatto qui.Bisogna garantire innanzitutto la sicurezza e poi le prestazioni.Vedremo al prossimo test”.