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Fabio Volo torna al cinema per salvare “Un paese quasi perfetto”

Un paesino sperduto di 120 anime sulle Dolomiti lucane che rischia di scomparire e una commedia molto attuale. E’ “Un paese quasi perfetto”, il film diretto da Massimo Gaudioso, famoso come sceneggiatore di “Gomorra” e “Benvenuti al Sud”, al cinema dal 24 marzo. I pochi abitanti rimasti a Pietramezzana, tutti ex minatori, oggi in cassintegrazione, sono alla disperata ricerca di un medico, requisito fondamentale per convincere un avido imprenditore ad aprire una fabbrica sulla loro terra. Trascinati dal carismatico Silvio Orlando, con la speranza di riavere un lavoro, sono disposti a tutto per convincere il rampante chirurgo estetico, Fabio Volo, arrivato in paese per una disavventura, a restare per sempre. Tra attenzioni di ogni tipo, messe in scena e inganni a fin di bene, ci metterà lo zampino anche l’affascinante Miriam Leone, cameriera dell’unico ristorante del paese. Un film sulla crisi ma che dà anche un messaggio di speranza. Il regista: “In questo momento c’è una crisi terribile, quindi è un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di un messaggio positivo, di idee, nuove risorse, mi sembrava un film molto attuale, naturalmente in forma di commedia”. Pietramezzana, paesino di fantasia che unisce Castelmezzano e Pietrapertosa, in Basilicata, dove è stato girato il film, è anch’esso protagonista.
Miriam Leone e Fabio Volo: “Il paese è protagonista del film”. “Recitano anche, in un paesino che non è di passaggio ma che ci devi andare apposta, nessuno poteva immaginare che sarebbe arrivata questa carovana del cinema, quindi erano molto contenti e hanno partecipato al film. Noi abbiamo fatto molto rumore rispetto a quello a cui erano abituati”. “Però nessuno ci ha tirato l’acqua dalle finestre, anzi, ci preparavano il caffè i pomeriggi le signore”. I due, oltre che al cinema, sono insieme in tv a “Le Iene” su Italia 1 e ci scherzano su: “Io sono contento di lavorare con Miriam in tutti i suoi progetti, da qui in avanti io la seguirò se mi vorrai invitare, perché è una che si impegna è una ‘facile’… Da starci vicino a lavoro, è simpatica, quindi se lei adesso aprisse un bar io sarei d’accordo a darle anche la metà dei soldi”.

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