Storie di straordinaria umanità sono quelle raccontate nel corso della cerimonia di consegna del premio Alberto Sordi alla solidarietà, organizzato dall’omonima Fondazione, istituita nel 1992 per volere del grande attore romano. Come da tradizione, nel giorno del compleanno dell’Albertone ‘nazionale’, la Fondazione ha conferito una serie di premi a singoli individui, gruppi di volontariato, famiglie e figure professionali che si siano distinti per gesti di solidarietà nei confronti degli anziani.
Ciro Intino, direttore Fondazione Alberto Sordi. “Tradizionalmente abbiamo sempre conferito come Fondazione il premio a uomini e donne dello spettacolo che si sono particolarmente distinti nel campo della solidarietà, in favore delle persone anziane, quest’anno saranno invece rappresentanti dello spettacolo che consegnano il premio da noi conferito in favore di persone normali che vivono la loro esperienza di vita quotidiana, gruppi di persone, associazioni, ovvero anche professionisti, che si sono particolarmente distinti, con iniziative concrete di aiuto a persone anziane”.
Nel corso della serata, uno dei momenti più toccanti è stato il ricordo di Fabrizio Frizzi, un sostenitore della Fondazione e soprattutto un amico di Alberto Sordi. Ancora Ciro Intino. “Una menzione speciale doverosa da parte nostra perché Fabrizio Frizzi ci ha sempre aiutato nella conduzione di questi nostri eventi negli ultimi anni. Ricordo l’anno scorso conferimmo un premio al sindaco di Amatrice che è servito a finanziare le spese in favore dei terremotati di Amatrice. Ricordo una conferenza stampa con Fabrizio Frizzi, andammo ad Amatrice per parlare delle attività della nostra Fondazione in favore delle zone terremotate. Fabrizio ci ha sempre aiutato, ci è stato sempre vicino. Quest’anno non è più con noi e questo è un modo di rendergli grazie, di testimoniare la nostra gratitudine nei suoi confronti”.
Il premio alla memoria di Fabrizio Frizzi è stato ritirato dalla moglie Carlotta Mantovan e dal fratello Fabio, direttore d’orchestra e compositore. “Diciamo che Albertone è stato un grande amico di famiglia. L’amicizia partì da mio padre Fulvio, che era un uomo di cinema forte e con il quale Alberto aveva un rapporto frequentissimo . Sono nati tanti film, cito ‘Il borghese piccolo piccolo’ che è nato a casa nostra. E quando se ne è andato Albertone è stata una perdita anche a livello affettivo. Fabrizio aveva un grande potenziale di comunicazione ed è stato da subito felice di metterlo al servizio di questa bella realtà. Oggi siamo qui per ricordarlo, c’è anche sua moglie Carlotta . Fabrizio credo che abbia dato tanto affetto a tante persone e a tante realtà e questa forse è quella a cui teneva di più”.[irp]