Fabrizio Frizzi, per lui una targa in scuola Roma e una borsa di studio

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“Me lo ricordo mentre si prendeva cura dei piccoli malati di cancro, facendo anche le notti in ospedale, oppure di come dava aiuto a chi aveva più bisogno. Una persona meravigliosa”. Così ha ricordato Fabrizio Frizzi, il professor Angelo Celani preside dell’istituto San Giuseppe Calasanzio, storica scuola privata punto di riferimento della buona borghesia romana. “Con suo fratello Fabio mi vengono in mente con il grembiule. Lui, Fabrizio, sempre brillante, gioioso, ottimista. Era una persona elegante, capace di relazionarsi, rispettoso verso tutti”. A metà degli anni ’80, poco prima che Fabrizio spiccasse il volo nell’etere televisivo, si occupava dei bambini malati di cancro. “L’ho sentito ancora venerdì – ha continuato Celani – era sempre positivo. Sua figlia frequenta qui la scuola”. I prossimi calasanziani saranno in ricordo di Fabrizio Frizzi. “Certamente gli dedicheremo una targa e verrà attivata una borsa di studio. Era una personalità di quelle che non si possono e non si devono dimenticare”. Emilio Targia, caporedattore di Radio Radicale ed ex compagno di scuola di Frizzi, ha aggiunto: “A qualcuno magari il sorriso perenne di Fabrizio Frizzi poteva dare fastidio. Eppure non c’era nulla di strategico o studiato. Era semplicemente sorridente e basta. Aveva leggerezza e garbo, e una solarità discreta, mai fastidiosa o invadente. Rispettava gli altri, fossero colleghi o semplici concorrenti del suo programma. A qualcuno è tornato in mente Corrado, in queste ore, la stessa misura, la stessa educazione”. Gli anni della scuola al Calasanzio non erano dimenticati, anche se il successo aveva abbracciato Frizzi. “Non è mai mancato alle nostre riunioni od agli incontri. Dai Padri Scolopi aveva tratto probabilmente qualcuno dei suoi valori. Ha lottato continuando a sorridere, e questo è più di un valore, è un miracolo. Meritava altro tempo, il tempo non ne sconfiggerà il ricordo”.