La guerra in Ucraina cambia anche le politiche di un colosso digitale come Facebook-Meta: dopo anni di messa al bando dei messaggi di odio e violenza in alcuni Paesi confinanti con la Russia saranno ammessi anche gli appelli violenti contro l’invasione di Putin. Si tratta, scrive il Washington Post, di una “eccezione inusuale” che segna una svolta nelle strategie dell’azienda di Zuckerberg.
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