Fa discutere molto “+Peste” (La Cupa/Warner Music Italy), il nuovo brano frutto dell inedita collaborazione tra Vinicio Capossela e Young Signorino. Sui social i fan del cantautore irpino si spaccano, tra chi approva la scelta di questa collaborazione con il controverso trapper di Cesena, all’anagrafe Paolo Caputo, e chi invece grida al “trash” e denuncia un “enorme passo indietro”.
“La peste”, uno dei brani contenuti nell’ultimo album di Vinicio Capossela, “Ballate per uomini e bestie”, è stato riprocessato da Young Signorino e da uno dei suoi producer di fiducia, FiloQ. Il risultato è una nuova track che dell’originale di Capossela conserva soltanto alcune parti vocali. Il resto – la struttura, la base ritmica e i versi di Signorino – è stato scritto e prodotto da zero per amplificare e quasi raddoppiare in un dialogo a due voci (da qui il titolo “+Peste”) la narrazione del brano, che denuncia l’imperversare della peste digitale, dell’odio in rete, del linciaggio mediatico e del circo massimo dei like. Un’idea nata dall’incontro estivo tra Capossela e Signorino allo Sponz Fest 2019, il Festival di cui Capossela da ormai sette anni è direttore artistico. Il brano è accompagnato dal video la cui regia è stata curata da Daniele Martinis.