Inarrestabile Matteo Berrettini. Il 26enne romano (n.10 al mondo) continua la striscia perfetta su erba in stagione vincendo per la seconda volta il titolo dell’ATP 500 del Queen’s, secondo torneo consecutivo dopo il successo della scorsa settimana a Stoccarda. In finale sui prati del club londinese l’azzurro ha sconfitto il serbo Filip Krajinovic (n.48 ATP) col punteggio di 75 64 in un’ora e mezza di gioco, confermando il proprio momento straordinario di forma e l’efficacia del suo gioco su erba. Una prestazione in crescendo per Berrettini, che dopo un inizio non dei migliori col servizio ha trovato ritmo e ha imposto il suo tennis aggressivo, sconfiggendo per la terza volta in carriera Krajinovic. È il nono successo consecutivo per l’azzurro dal rientro sul tour la scorsa settimana. Matteo ha disputato la decima finale in carriera, la seconda consecutiva al Queen`s, alzando il settimo trofeo e secondo di fila dopo quello conquistato domenica scorsa a Stoccarda. Il suo tennis sui prati è quasi irresistibile: ha vinto 20 degli ultimi 21 match giocati su erba, resta imbattuto nel torneo londinese (10 vittorie su 10 partite disputate) e complessivamente sulla più antica superficie della disciplina ha vinto 33 delle 39 partite a cui ha preso parte in singolare.
Matteo Berrettini è in lacrime alla fine del match che gli ha consentito di vincere il Queen’s per la seconda volta in carriera. Per il romano è il settimo titolo ATP in carriera, il quarto su erba. Tra gli italiani, nell`era open, solo Fognini (9) e Panatta (10) hanno fatto meglio. Era dal 2001, inoltre, che un tennista non vinceva due tornei su erba prima di Wimbledon. Prima della premiazione Be si è lasciato andare a un lungo abbraccio con il padre Luca, volato a Londra per seguire la finale. “Sto provando tante emozioni, vincere due tornei dopo un infortunio è l’ultima cosa che mi sarei aspettato – ha spiegato Berrettini durante la premiazione – Grazie al mio team, va dato merito a loro”. L`azzurro diventa così l`ottavo giocatore in grado di vincere il torneo londinese per due anni di fila: “Ogni volta che cammino al Queen’s vedo i nomi dei campioni del passato – aggiunge – Sapere che adesso ci sarà il mio nome per due volte su quelle pareti è una grande emozione. Questo non è un torneo di preparazione a Wimbledon, questo è il Queen’s, uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Dalla prossima settimana cambierà l’obiettivo”.