“L’opposizione fa il suo mestiere, ma non vedo un’opposizione liberale e innovativa: c’e’ un trasversalismo all’Ars che non ha ancora compreso la necessita’ delle riforme. Basta alla logica da assistenzialismo, continuando cosi’ siamo destinati a morire perche’ le risorse pubbliche saranno sempre meno”. Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, in merito alla nuova mozione di sfiducia al Governo Crocetta annunciata dai grillini in Sicilia. “Le opposizioni – ha aggiunto l’esponente del Pd – gridano al mantenimento dello status quo, compresi i Cinque Stelle, che sono nuovi ma allo stesso tempo completamente assuefatti a tutto quello che e’ stata l’Ars negli ultimi anni”. Tuttavia, ha sottolineato il sottosegretario, “non abbiamo paura del voto, del resto prima o poi si votera’. Tutto quello che avremo messo in campo sara’ analizzato dai siciliani, non siamo qui a prolungare questa agonia. Quindi e’ una grossa responsabilita’ del Pd fare bene”. Faraone, ha anche evidenziato che “l’onere del cambiamento spetti come sempre al centrosinistra e al Partito democratico: dobbiamo esserne all’altezza”.
Nel corso di una manifestazione a Palermo, il leader dei renziani siciliani ha anche annunciato che circa 600 milioni di euro, sui 3 miliardi complessivi a disposizione a livello nazionale del Pon 2014/2020, andranno alle scuole siciliane. Per il programma 2007/13 invece le risorse utilizzate dalle scuole siciliane si aggiravano intorno ai 580 milioni. Secondo Faraone, inoltre, “bisogna investire di piu’ sull’edilizia scolastica, abbiamo tanti cantieri chiusi e avviati. Dobbiamo anche dare un’offerta differenziata a chi va a scuola, dobbiamo costruire curricula ad hoc per ogni studente. E bisogna investire anche sull’orientamento, dal momento che molti ragazzi sbagliano la scelta degli studi alle scuole superiori o all’Universita’, favorendo un incremento della dispersione scolastica, i cui dati nel Mezzogiorno sono preoccupanti”.
Gli altri ambiti scolastici ai quali verranno destinati i fondi Pon 2014/2020 riguardano il miglioramento della qualita’ della didattica, la trasformazione delle scuole in civic center, l’apertura degli istituti anche in orario extrascolastico e il potenziamento della scuola dell’infanzia.