Farmaci, causa crisi in Italia sperimentazioni cliniche in calo

Farmaci, causa crisi in Italia sperimentazioni cliniche in calo
1 gennaio 2015

La crisi economica globale ha portato, nel corso del 2013, a un netto decremento del numero delle sperimentazioni cliniche e del numero dei pazienti arruolati in Italia come in Europa. Lo evidenzia il Rapporto sulla sperimentazione dei medicinali in Italia, pubblicato online dall’Agenzia del Farmaco (AIFA). Tuttavia, precisa, il nostro Paese ha mantenuto le proprie quote nel settore della ricerca, anche se i dati numerici degli studi, in termini assoluti, sono in calo rispetto al triennio 2007-2009.

Complessivamente il nostro Paese detiene una quota pari al 17,2% della ricerca interventistica farmacologica rispetto all’Unione Europea, sostanzialmente in linea rispetto agli anni precedenti. Il numero totale delle sperimentazioni cliniche valutate dall’AIFA nel 2013 e’ di 623, di cui 583 autorizzate in prima istanza o in seguito a obiezioni motivate poi risolte.

Cresce la sperimentazione di fase I, che si attesta per la prima volta al di sopra del 10% sul totale delle sperimentazioni cliniche, con un netto aumento in termini di valore assoluto. Si tratta prevalentemente di studi in campo onco-ematologico, che dimostrano come l’Italia venga scelta per Centri clinici di eccellenza in quest’area terapeutica, unitamente all’efficienza della collaborazione AIFA-ISS nel processo valutativo. L’area terapeutica più rappresentata nella ricerca clinica rimane l’oncologia (neoplasie: 35%) seguita a forte distanza dal cardiovascolare (8,6%), malattie del sistema nervoso (6,9%) e malattie del sistema ematico e linfatico (5,1%).

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