Politica

Farnesina convoca ambasciatore russo. Razov insiste: “ostile” linea nei media italiani

Il segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del Ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. L’ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo.

Il segretario generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa. L’ambasciatore Sequi ha rinnovato la condanna per l’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa ed ha ribadito l’auspicio del Governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale. Sequi ha infine sottolineato l’importanza di definire rapidamente un’intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini al fine di evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

L’ambasciatore russo Razov, dal canto suo, ha definito “ostile” la linea dominante nei media italiani e ha parlato di “dichiarazioni inaccettabili” da parte dei funzionari. “L’Ambasciatore, a sua volta, si è concentrato su una serie di casi di dichiarazioni inaccettabili di alti funzionari italiani sulla Russia e sulla sua leadership”, ha detto l’ambasciata russa in una nota. “Ha sottolineato che la linea propagandistica che domina nei media italiani non può essere considerata altrimenti che ostile. Ha chiesto moderazione ed equilibrio come tradizione nella politica estera italiana”, per “gli interessi a lungo termine” e per “mantenere relazioni positive e cooperazione tra i popoli russo e italiano”. Secondo l’ambasciata citata da Ria Novosti, “sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alle proposte dell’Italia per porre fine al conflitto in Ucraina e agli appelli per lo sblocco delle esportazioni di grano dai porti ucraini”.

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