La Calabria riapre bar e ristoranti dando il là a uno scontro tra il Governo e la Regione. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha annunciato di aver comunicato alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, “la diffida per l’ordinanza”. La replica dell’azzurra Santelli è arrivata in serata. “Io non ritiro la mia ordinanza perchè sono sicura che il governo farà tra una settimana un dpcm che sarà esattamente uguale al mio”, ha puntellato la presidente della Regione Calabria. Nella regione governata dal centrodestra e con il vertice di Forza Italia e Lega, è ora possibile prendere un caffè al bar, mangiare al ristorante, purché i tavoli siano all`aperto. “Io non apro i negozi”, ha precisato Santelli. Intanto anche l’Alto Adige avvia in anticipo la fase 2. E Massimiliano Fedriga Presidente della Regione Fruli Venezia Giulia chiede libertà di movimento ma precisa che lo scontro tra istituzioni è una follia.
Anche in Campania lievitano i malumori. “E’ diventato insopportabile questo continuo stillicidio di ordinanze regionali che vanno in conflitto aperto con il Governo”, ha tuonato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Si mettessero un attimo d’accordo su cosa bisogna fare perché – ha aggiunto – non possiamo ascoltare il presidente del Consiglio la domenica sera, leggere il Dpcm il lunedì e poi arrivano Santelli, De Luca, Fontana, Zaia. Comprendo tutti, ma a questo punto, serve un po’ di autorevolezza perché in mezzo ci siamo noi, i cittadini, i sindaci”.
De Magistris si dice favorevole a una gradualità nelle riaperture del Paese, ma stigmatizza quanto sta avvenendo in Campania dove “abbiamo il nostro presidente che non vuole nemmeno farci camminare. Questo è eccessivo perché almeno le persone, dopo due mesi, con la mascherina a una distanza di sicurezza devono ricominciare a camminare perché non esiste solo il Covid, ci sono anche altre patologie. Se le persone dopo due mesi non possono prendere nemmeno un po’ d’aria, allora diventa eccessivo così come è eccessivo aprire tutto come è stato fatto in Calabria”. “Il ministro Boccia ieri ha detto delle parole chiare, ma le parole contano poco se non seguono i fatti. Qua siamo di fronte a lesioni dei diritti costituzionali, a conflitti istituzionali, al caos istituzionale, sospensione della Costituzione. Non so quanto possiamo andare avanti così”, ha concluso de Magistris.