Per far luce sui cambiamenti causati nel mondo dalla pandemia di Covid-19, l’Esa (Agenzia spaziale europea) e la Commissione Europea hanno creato la piattaforma Race (Rapid Action Coronovirus Earth observation), presentata in live streaming il 5 giugno 2020. Si tratta di un progetto che utilizza i dati dei satelliti di osservazione della Terra per misurare l’impatto del lockdwon dovuto al Coronavirus e monitorare la ripresa dopo le misure di contenimento, in particolare per quanto riguarda i parametri ambientali, come i cambiamenti nella qualità dell’acqua e dell’aria, attività economiche e dell’uomo comprese industria, spedizioni, costruzioni, traffico e produzione agricola.
Una delle funzionalità della piattaforma permette il tracciamento dell’inquinamento atmosferico a livello mondiale, utilizzando i dati del satellite Copernicus Sentinel-5P. “I dati che arrivano dai satelliti – ha spiegato il direttore dei programmi di Osservazione della Terra dallo Spazio dell’ESA, Josef Ashbacher – sono fondamentali per dare supporto alla gestione della crisi durante la pandemia. Race sarà presto arricchita con nuovi dati forniti dai satelliti della serie Sentinel del programma europeo Copernicus e di missioni di terze parti”.
Al progetto partecipa anche l’Italia grazie all’Agenzia spaziale italiana e Leonardo, tramite e-GEOS, joint venture tra l’Asi e Telespazio (controllata di Leonardo) che fornisce l’accesso a immagini radar (SAR) ad altissima risoluzione di infrastrutture critiche ottenute dalla costellazione COSMO-SkyMed dell Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa. e-GEOS utilizza tecniche di intelligenza artificiale, machine learning, cloud computing e data analytics per trasformare i big data spaziali in applicazioni mirate per la gestione delle emergenze, agricoltura di precisione, monitoraggio dell ambiente e per la sicurezza.