Cultura e Spettacolo

Favino a Berlino con un noir: oggi l’onesto è scambiato per fesso

Pierfrancesco Favino dal 9 marzo torna al cinema come protagonista de “L’ultima notte di amore” di Andrea di Stefano, presentato al Festival di Berlino nella sezione Special Gala. Un noir ambientato in una Milano dominata dalla criminalità organizzata, dove lui da 35 anni lavora come poliziotto, che non ha mai sparato un colpo ma non ha mai fatto carriera. In una notte, però, all’improvviso tutto cambia.

“L’ultima notte di amore” è un film sull’integrità morale e sul rimanere fedeli a se stessi. “E’ complicato nel momento in cui il contesto in cui vivi ti mette sempre in condizioni di essere performativo. Devi aderire a qualche modello piuttosto che tentare nella tua crescita di diventare te stesso”. Il personaggio protagonista sta per andare in pensione, non ha mai derogato ai suoi principi, nonostante le pressioni che riceve.

“E’ nel momento in cui ti chiedono: ‘ma chi te lo fa fare?’ che quella cosa lì vacilla. E credo che questa è una domanda che ultimamente ci stiamo ponendo un po’ tutti: ma chi ce lo fa fare? Soprattutto quando poi inseguire un’idea di te viene così spesso messa in difficoltà da un’idea del tuo mestiere o di te come persona non vincente. Quindi tu rischi di essere un po’ démodé e, invece che onesto, fesso”.

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