Fabio Fazio si dice pronto a lasciare la Rai, se il suo stipendio è un problema e il Pd Michele Anzaldi replica: “E’ un autogol”. Oggi il conduttore, parlando al festival di Dogliani, ha polemizzato: “La prima definizione di tv pubblica è: lavorare onestamente per capire cosa dobbiamo fare. Però per farlo non ci possono essere i condizionamenti di questi giorni, in cui l’esercizio è capire quanto guadagniamo. Se è quello il problema, si toglie il disturbo immediatamente”. Ha aggiunto Fazio: “Non è possibile rimanere se non viene tradotta pubblicamente e nei fatti questa cosa. E’ molto più difficile rimanere che andare via. Non è pensabile che io esca dalla macchina al mattino guardandomi intorno o riceva minacce di morte sui social… Ma stiamo scherzando? Io non voglio sentirmi uno che porta via qualcosa che è di tutti”. Poco dopo arriva la reazione di Anzaldi: “Uno scivolone, una caduta di stile, un autogol. Non saprei in che altro modo definire la dichiarazione di Fazio. Con che faccia si possono sostenere quelle cose? E l’editto bulgaro? La stagione delle telefonate in diretta da Santoro? L’epurazione di Biagi? Tutto dimenticato perchè viene toccato il suo mega stipendio?”. “La Rai ha vissuto stagioni buie – prosegue Anzaldi – che non hanno nulla a che vedere con quella di oggi. Ora c’è un direttore generale scelto per il suo curriculum, al quale sono stati dati pieni poteri e vediamo come li ha usati. Il parlamento aveva chiesto alla Rai di autoregolamentarsi per dare un segnale chiaro sui super stipendi: nulla è stato fatto, per questo è arrivata una legge. Se poi Fazio ritiene che certe cifre siano giuste e opportune, è una sua opinione. Ma eviti di buttarla in politica”.