Lo scorso 5 luglio il direttore dell’Fbi aveva chiarito che Clinton era stata “estremamente incauta nell’uso della posta elettronica privata”. In particolare Comey aveva criticato Clinton per non aver riconosciuto che la lettera ‘C’ apposta su alcuni documenti inviati e ricevuti via mail stesse a significare ‘classificato’ e quindi ne fosse vitata la trasmissione su un sistema di posta non governativo. Comey pero’ aveva chiarito di non essere in possesso di elementi tali da poter incriminare Clinton e di non essere in grado di esprimere una valutazione ‘legale’ sul comportamento dell’ex segretario di Stato. Oggi l’annuncio della scoperta di nuovo materiale, che rappresenta un assist estremamente favorevole per il rivale repubblicano Donald Trump che non ha perso tempo nell’intervenire alla notizia: “Forse finalmente sara’ fatta giustizia – ha detto il miliardario -. Ho grande rispetto per il fatto che l’Fbi e il dipartimento di Giustizia abbiano ora il coraggio di rimediare all’orribile errore commesso”, ha aggiunto Trump riferendosi alla chiusura del dossier sullo scandalo delle email senza che la Clinton venisse accusata di nulla. Infine l’affondo: “Il livello di corruzione di Hillary Clinton e’ di un’entita’ mai vista prima…questo caso e’ peggio di Watergate. Va rinchiusa”. E mentre l’Fbi ha detto di avere scoperto nuove email di Hillary Clinton che “potrebbero essere rilevanti” nell’ambito dell’indagine sull’uso da parte della stessa Clinton di email e server privati quando era segretario di Stato, i mercati finanziari sono andati in tilt. Wall Street chiude in calo, fatta eccezione per il Dow Jones sulla parità, annullando l’effetto positivo del dato del Pil del terzo trimestre. Il peso messicano ha subito un tonfo e le asset class più sicure come l’oro hanno accelerato al rialzo.