La Fed, federazione editori digitali, ha chiesto al Comune di Siracusa il ritiro, in autotutela, della manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di promozione turistica. Il bando è riservato ad emittenti radiofoniche con sede legale a Siracusa. “Pur apprezzando – si legge nella nota della Fed – l’iniziativa del Comune di Siracusa di investire nel settore radiofonico per incentivare il marketing territoriale e la promozione dell’identità locale, desideriamo esprimere il nostro dissenso. Riteniamo che l’obbligo di avere la sede legale all’interno del territorio comunale per poter partecipare al bando sia una restrizione ingiusta e iniqua”.
“Questa manifestazione penalizza emittenti FM che, pur non avendo sede legale a Siracusa, offrono un contributo significativo alla pluralità e alla qualità dell’informazione. La radio ha storicamente svolto un ruolo fondamentale nel panorama comunicativo, garantendo spazi di discussione e un servizio informativo essenziale per la comunità”. La Fed sottolinea che la scelta di limitare il campo all’emittenza locale penalizza fortemente il pluralismo dell’informazione. “Limitare l’accesso al bando – si legge nella nota della Fed – esclusivamente a emittenti con sede legale a Siracusa non solo compromette il pluralismo informativo, ma rischia di ridurre la qualità dei contenuti offerti ai cittadini”.
Infine, la Fed suggerisce di rivedere il bando disponendo dei nuovi parametri di partecipazione. “Chiediamo con fermezza – spiega la Fed – un riesame dei criteri di partecipazione, affinché possano essere incluse anche le emittenti che, pur non avendo sede legale nel comune, possano garantire un segnale chiaro e nitido e siano pronte a investire attivamente nella vita culturale e sociale di Siracusa. Invitiamo, il Comune, in autotutela, a ritirare l’avviso e a ripubblicarlo con le opportune modifiche che possano garantire un accesso equo e giusto al bando. Siamo disponibili a un confronto costruttivo con le autorità locali per discutere queste questioni e trovare soluzioni condivise”.