“Me contro te”, il fenomeno Youtube da record arriva nelle sale

Dal 17 gennaio il film del duo che spopola tra i bambini VIDEO

Me contro te, il fenomeno Youtube da record arriva al cinema

Lei, Sofia Scalia, in arte Sofì, ha 22 anni, lui, Luigi Calagna, in arte Luì, ne ha 27. Agli adulti senza figli questi nomi forse non dicono molto, ma sono una presenza quotidiana nella vita di quelli con bambini tra i 6 e i 12 anni. I “Me contro te” hanno iniziato 5 anni fa e oggi con i loro video spopolano su Youtube, hanno quasi 5 milioni di follower, raggiungono numeri record di visualizzazioni e dal 17 gennaio arrivano al cinema con il loro primo film “Me contro te – La vendetta del signor S”. Inutile dire che le anteprime hanno già scatenato il delirio dei piccoli fan.

“Realizzavamo dei video molto amatoriali con il telefonino, e un giorno abbiamo detto: perché non realizziamo un video e lo mettiamo su Youtube? Non l’ha visto nessuno quel video, però ci ha divertito tanto, per quello abbiamo pensato di continuare a farne altri, per noi”. Tra sfide, scherzi, gag, canzoni, piano piano il fenomeno è esploso. Oggi non mancano gadget, libri, figurine, e c’è da scommettere che molte sale cinematografiche si riempiranno. “Un sogno quasi, la realizzazione di un sogno.. Il passaggio dal web al cinema è stato abbastanza naturale perché abbiamo raccontato una storia che già è iniziata sul web, la storia del signor S. Quindi adesso arriva al cinema in un capitolo fatto in grande sostanzialmente”.

I due ragazzi siciliani in realtà hanno già in testa idee per un altro film e tra poco uscirà il loro disco. E alla domanda quale sia il loro rapporto con i genitori dei loro fan rispondono: “I genitori amore e odio… Un po’ ci odiano perché i più piccoli prendono i loro telefoni per guardare i nostri video, quindi gli finiscono i giga e la batteria. Però d’altro canto comunque ormai siamo diventati familiari per loro: spesso ci dicono che guardando i video a tavola mentre mangiano, siamo come dei figli. Ci rendiamo conto adesso dell’influenza mediatica che abbiamo su di loro e quindi cerchiamo di stare attenti a dare sempre dei messagi positivi e corretti a chi ci guarda”.