Festa del M5S a Napoli tra delusioni e tradimenti, assenze pesanti

Festa del M5S a Napoli tra delusioni e tradimenti, assenze pesanti
Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Beppe Grillo
11 ottobre 2019

Il Movimento 5 stelle celebra a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, sabato e domenica il suo decennale. Nato “francescano” il 4 ottobre del 2009, si è evoluto molto da allora: ha vissuto rotture, espulsioni, scontri istituzionali e delusioni, con qualche esperienza amministrativa conclusa senza gloria. Ma è al governo da un anno e mezzo e rimane la prima forza politica rappresentata in Parlamento. Se un tempo a catalizzare l’attenzione erano gli show del fondatore e trascinatore Beppe Grillo, oggi l’attenzione di simpatizzanti e giornalisti si concentra sui delusi, sulle polemiche interne, sulle assenze annunciate o probabili, come quelle di Barbara Lezzi e Giulia Grillo, ex ministre messe da parte, o della stella appannata, Alessandro Di Battista.

Ci sarà invece Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio che deve la sua riconferma proprio al M5S, nonostante le tensioni sotterranee con i suoi vertici; ci sarà, nel grande show serale all’Arena flegrea, anche Beppe Grillo, che dopo aver dato uno scrollone estivo alla sua creatura politica per spingerla al patto di governo col Pd, ha ripreso i panni di osservatore defilato. Ci sarà Davide Casaleggio, erede del “cofondatore” Gianroberto che in questi mesi sta fronteggiando i crescenti malumori interni per l’accentramento delle decisioni nelle mani di pochi, e per la trasparenza da molti ritenuta insufficiente della piattaforma Rousseau.

Le assenze però sono un punto così dolente che Di Maio, affezionato alla vecchia immagine monoltica del M5S, le nega aggirando una domanda durante il suo tour elettorale in Umbria: “Facciamo dieci anni. Dieci anni di risultati, in dieci anni siamo arrivati al governo del Paese e ci stiamo già da un anno e mezzo”, rivendica. Poi aggiunge un generico “ci saremo tutti e sarà anche un momento di discussione ed è logico che sia così, lo è sempre stato”. Più trasparente la posizione del presidente della Camera, Roberto Fico, altro regista, pur se molto discreto, dell’operazione del cambio di maggioranza parlamentare: per le assenze, ammette, “sono assolutamente dispiaciuto anche perché è giusto che la festa del Movimento 5 stelle sia anche una festa di ragionamento politico, siamo in un percorso e il percorso va anche ragionato insieme ed evoluto”. Napoli sarà una occasione per verificare fino a che punto questo “insieme” vale ancora per tutti, nel Movimento.

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