Torna il pubblico al Teatro Ariston di Sanremo e il Festival è tutta un’altra storia. Musica, spettacolo, emozioni, la kermesse musicale sembra tornata finalmente alla sua origine pre-Covid. “Bentornato pubblico, ci siete mancati tantissimo”, esordisce Amadeus, per il terzo anno consecutivo alla conduzione della kermesse musicale più discussa e twittata dell’anno, accompagnato nella prima serata dalla coconduttrice Ornella Muti. Il pubblico applaude, balla, canta. Cose mai viste l’anno scorso quando il teatro Ariston era vuoto. La città torna a riempirsi, ci sono i fan davanti all’ingresso dell’Ariston ad aspettare i beniamini, davanti agli hotel della città, lungo la strada per vedere qualche vip passare. Cosa difficile visto che gli artisti vivono in una bolla anti-Covid tamponati ogni giorno.
La musica è la protagonista della serata. Si inizia con Achille Lauro, a torso nudo completamente tatuato, che inscena un battesimo, versandosi l’acqua sul capo. I dodici artisti si alternano sul palco: Gianni Morandi interpreta un brano frizzante scritto da Lorenzo Jovanotti; non perfetta, con qualche stonatura, l’interpretazione di Massimo Ranieri, complice l’emozione nel tornare a cantare all’Ariston; fanno ballare il pubblico Ana Mena e Dargen D’Amico; emoziona il duo Mahmood e Blanco, ma anche l’interpretazione di Michele Bravi. “Che bello tornare a cantare con il pubblico”, dicono in coro.
E poi ci sono loro, i superospiti. E’ la serata dei Maneskin: 11 mesi dopo la vittoria con “Zitti e buoni”, nel mezzo un Eurovision vinto, premi in tutto il mondo, milioni di dischi venduti, l’opening dei Rolling Stones, i quattro ragazzi romani tornano all’Ariston. Questa volta con il pubblico, che fanno impazzire. Dopo essersi esibiti in “Zitti e buoni”, infatti, interpretano un nuovo brano in una toccante performance, “Coraline”, quando Damiano si commuove. Tra gli ospiti della serata anche il tennista azzurro, Matteo Berrettini, Claudio Gioè – che ha lanciato la seconda serie della serie Makari – Raoul Bova e Nino Frassica che hanno presentato la nuova stagione di “Don Matteo” e i Meduza.
Il momento show si chiama ancora una volta Fiorello. “Torno per la terza volta – dice – sono la vostra terza dose, sono il booster dell’intrattenimento”. Il passo alla situazione politica italiana è breve. “Mi sento un po’ come Mattarella – prosegue Fiorello -. Io l’ho sentito aveva altri piani, voleva fare The Voice Senior. Un applauso al nostro presidente, evviva”. “A Draghi sarebbe piaciuto fare il presidente della Repubblica – conclude lo showman – aveva già preparato il discorso a banche unificate”. Per la prima serata ha votato la giuria della sala stampa, gestita da Noto Sondaggi. askanews