Festival di Sanremo, Favino e la Hunziker con Baglioni
Il direttore artistico: “Porteremo una piccola rivoluzione”
Saranno Michelle Hunzinker e Pierfrancesco Favino ad accompagnare Claudio Baglioni nella conduzione del 68° Festival di Sanremo in programma dal 6 al 10 febbraio. I nomi dei due co-conduttori sono stati ufficializzati oggi al teatro del Casinò di Sanremo durante la conferenza di presentazione della kermesse canora. L’attore romano e la presentatrice televisiva, prima dell’inizio della conferenza stampa, si sono prestati alle foto di rito all’esterno del Casinò della città dei Fiori. “Pensando a Sanremo mi sono venuti in mente i fiori, il ‘flower power’, un momento come il ’68 – dice Baglioni – e mi piace pensare che quello slogan di allora ‘l’immaginazione al potere’ possa essere riconvertito in ‘l’immaginazione al festival’ perché ritengo che ne abbiamo bisogno e siamo portatori di immaginazione. Dobbiamo usare l’immaginazione, stupirci, cercare il buono ed il bello”. “E’ la mia seconda conferenza stampa – sottolinea il direttore artistico – quindi comincio a credere che sia vero. Sarà un festival che allungherà la durata delle canzoni, è come se un pittore avesse una parete più grande da affrescare o come se una partita di pallone durasse di più. Sarà un festival – concluso il conduttore – più popolar-nazionale che nazional-popolare e credo che una piccola rivoluzione saremo in grado di portarla”.[irp]
La Hunziker esprime “emozione”. “Posso dire che sono davvero davvero davvero gasatissima – dice la co-conduttrice -. Ho scoperto di fare il festival prima attraverso i giornali e poi e’ arrivata la chiamata di Claudio. Sara’ un’esperienza meravigliosa. Siamo tutti fan di Baglioni che ha portato tanto alla musica italiana. Lo conoscevo da bambina in Svizzera, conoscevo lui e Pippo Baudo. Mi sento veramente tranquilla, a livello musicale e’ numero 1. Non vedo l’ora”. Per Pierfrancesco Favino “è una cosa completamente, un nuovo battesimo: sono fan del festival da quando sono bambino, e’ un cerchio che si chiude. Gia’ a cinque anni sognavo di appartenere a quel mondo, l’ho fatto in un altro modo, adesso mi e’ stata offerta questa opportunita’”. Favino scherza sul suo primo contatto con Baglioni (“ci hanno portato dentro un garage, con le macchine scure, perche’ non si doveva sapere”) e sulla definizione di ‘Banderas italiano’ con cui il direttore di Rai1 Angelo Teodoli ha parlato nelle scorse settimane dell’attore che avrebbe fatto parte della squadra del festival: “Non parlo con le galline, ho la patente C, faccio una cosa a latere”.[irp]