Dopo Bollywood, Nollywood, o meglio il cinema nigeriano, e Wellywood, come viene chiamata l’industria cinematografica della Nuova Zelanda, anche in Ghana c’è una piccola Hollywood, a Kumasi, seconda città del Paese. Qui si fa un cinema un po’ approssimativo, improvvisato “casereccio”, che è stato già ribattezzato “Kumawood”, con numerosi registi che si sono specializzati nella realizzazione di film a basso budget, girati in pochi giorni nei villaggi e nelle piccole città della regione di Ashanti. Una cinematografia che si è sviluppata nel tempo soprattutto per la storica rivalità con la capitale Accra, unico luogo dove un tempo si faceva cinema. Il motto a Kumasi è: il tempo è denaro. A volte un film può essere finito in un giorno solo, lavorando anche di notte. I dialoghi sono creati sul momento, spontanei, il set è naturale, niente sceneggiatura, spesso regna la confusione e i registi non seguono scuole o corsi per diventare tali. Ma va bene lo stesso. “Recitiamo nel nostro dialetto quindi è più facile entrare nella storia” dice Portia Boateng, attrice. “Questi film vengono trasmessi in tv, ovunque, nessuno paga per vederli”. Lo conferma anche Bismark Okyere, regista: “La gente li guarda sui bus, a casa, ovunque, se viene trasmesso un film di Kumawood insieme a un film inglese, sicuramente il nostro film sarà visto da più persone e questo vuol dire che sono molto popolari”. Lentamente queste produzioni stanno iniziando a uscire anche nei cinema del Ghana, ma è più facile trovarli sul piccolo schermo, sul web o in Dvd. Al momento Kumawood copre il 40% del cinema che si vede nel Paese, il 50% viene prodotto ad Accra e il restante proviene dal resto dell’Africa. Ma gli attori di Kumasi sono di gran lunga i più famosi.