Finanziaria, Baccei conferma linea dura su partecipate: “Le società non si possono ricapitalizzare”
SICILIA All’Ars tiene banco la questione sulla liquidazione di Sviluppo Italia Sicilia. A rischio 78 posti di lavoro
“Non ho dato commesse a Invitalia, ho invece chiamato gli assessori invitandoli a dare commesse a Sviluppo Italia Sicilia”. Lo dice l’assessore all’Economia Alessandro Baccei messo sotto accusa in Aula per aver bloccato nel corso della finanziaria il tentativo di alcuni parlamentari dell’opposizione di ricapitalizzare Sviluppo Italia Sicilia con alcune norme aggiuntive all’articolo 30 sull’acquisizione dei servizi delle partecipate regionali. Secondo Baccei “e’ impossibile ricapitalizzare la societa’, ce lo vieta la Corte dei Conti e il codice civile. L’unico modo per finanziare Sviluppo Italia Sicilia e’ quello di assegnare commesse, e io vi assicuro che non ho dato alcuna commessa a Invitalia, piuttosto che a Sviluppo Italia”.
La questione sulla liquidazione di Sviluppo Italia Sicilia e assegnare i servizi ad Invitalia si e’ aperta nel corso del dibattito in finanziaria dopo la presentazione dell’emendamento del deputato di Fi Bernardette Grasso che ha presentato un emendamento per salvare il 78 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia. Una levata di scudi dei parlamentari dell’opposizione in favore della norma della Grasso che va ad emendare l’articolo che gia’ prevede 44milioni e mezzo di euro per le partecipate regionali. Secondo la Grasso “anche la societa’ Interporti in liquidazione e’ stata ricapitalizzata, non vedo perche non possa farsi al stessa operazione”. Ma l’assessore Baccei e’ stato categorico: “Le societa’ non si possono ricapitalizzare, possiamo affidare commesse, ma non dare soldi per il funzionamento o gli stipendi. L’anno scorso ha ottenuto un’anticipazione da soci, solo perche’ il ragioniere generale ha valutato che questa era l’unica modalita’ di poter assegnare quei soldi, se si facesse diversamente si andrebbe contro il codice civile”.