Un tetto di 135 mila euro lordi all’anno per i dirigenti generali della Regione ma anche di tutti gli enti collegati e vigilati e l’allineamento anche delle pensioni di reversibilità, superiori a 40 mila euro, a quelle dello Stato, così come è stato già fatto per gli altri trattamenti pensionistici dei dipendenti regionali. Sono due delle norme contenute nella “contro-finanziaria” depositata da Forza Italia in commissione Bilancio dell’Ars. “La norma prevede che il tetto delle retribuzioni dei dirigenti – ha spiegato il capogruppo di Fi Marco Falcone – non può essere superiore al 50% dell’indennità del deputato regionale, che è pari a 79.200 euro lordi all’anno”.