Confermato lo stop per bar, ristoranti e gelaterie alle ore 18, ma viene consentita la loro apertura la domenica e i festivi. Sono sospese anche le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Arriva nella notte il via libera all’ennesimo Dcpm del premier Giuseppe Conte a firma anche del ministro della Salute, Roberto Speranza, per contrastare il coronavirus che continua a contagiare più persone, mietendo sempre più vittime. Il nuovo decreto entrerà in vigore domani e lo resterà fino al 24 novembre prossimo. “Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18 – si legge nel provvedimento -; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.
Inoltre, rispetto alla bozza che circolava ieri, sarà possibile organizzare concorsi pubblici e privati. Il governo sta accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure. Un consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nelle prossime ore. Per quanto riguarda la scuola – si legge – “l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”. “Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.
Sospese anche “le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”. Consentito lo spostamento tra regioni e cautela nell’utilizzare i mezzi pubblici. Nel Dpcm si legge: “È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. ”E’ fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori privati” si legge nel Dpcm. ”Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico- scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da domani prevede inoltre la possibilità di chiudere piazze e strade nei centri urbani dalle 21, se si dovessero creare situazioni di assembramento, fatta salva la possiiblità di accesso per recarsi all’interno di esercizi commerciali o nella propria abitazione. ”Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.
”Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Sono ”vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”. Tra le misure anti Covid anche il divieto di fare sagre, e fiere di ”qualunque genere e gli altri analoghi eventi”. Sospesi anche viaggi d’istruzione e gite scolastiche, oltreché le visite guidate. Stop a parchi divertimento, sì ad aree gioco bimbi prevede il nuovo Dpcm. Nel testo definitivo si legge: ”Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento. E’ consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposto in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”. ”Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spetto autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista”. Per contenere il contagio da Covid il nuovo Dpcm conferma l’obbligo di ”avere sempre con sè i dispositivi di protezione delle vie respiratorie”, ovvero le mascherine, ”sull’intero territorio nazionale”.
Inoltre il testo definitivo prevede ”l’obbligo di indossarle ”nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti contagio previsti per le attività economiche,produttive , amministrative e sociali, nonchè delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Sono esclusi dall’obbligo di mascherina i ”soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”, i ”bambini di età inferiore ai sei anni”; i ”soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonchè per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità”. In particolare, ”è fortemente raccomandato l’uso” delle mascherine ”anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”. L’uso dei dispositivi di protezione ”si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani) che restano invariate e prioritarie”. Il testo prevede l’utilizzo anche delle cosiddette mascherine di comunità.
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