Firmerebbe Scudetto al Napoli e Champions all’Inter? Le parole di Conte
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Antonio Conte
“No, non lo so. Ausilio? Non parlo di cose che dicono altri dirigenti o allenatori, a meno che non si tocchi da far male il Napoli. Mi sembra una cosa da non commentare, superflua”. Con queste parole, Antonio Conte ha aperto la conferenza stampa in vista della trasferta del Napoli a Como, prevista per oggi. Un inizio che lascia poco spazio alle speculazioni, ma che non manca di suscitare curiosità.
Spinazzola e Olivera pronti a tornare?
Conte ha poi parlato della situazione infortuni, concentrandosi su Spinazzola e Olivera: “Si allenano in gruppo da due giorni, sono arruolabili, se saranno abili lo vedremo (ride, ndr). Li arruoliamo e faremo delle scelte, se ci sarà da prendere qualche rischio dovremo farlo perché non c’è una soluzione differente al rischio”. Una dichiarazione che lascia intendere come il tecnico sia pronto a fare di necessità virtù, anche a costo di correre qualche rischio.
Il Como: un avversario da non sottovalutare
Sul prossimo avversario, il Como, Conte non ha usato mezzi termini: “Il Como ha un progetto molto interessante, una proprietà forte, stanno investendo tanto, dalle infrastrutture, centro sportivo e stadio, ma anche sui calciatori. Ho visto nell’ultimo mercato l’offerta che hanno fatto per Theo, almeno quello che si sente, in più hanno preso ragazzi molto interessanti, Paz, Diao, ma anche Fadera, Perrone, stanno facendo bene e se vinci in casa della Fiorentina in quel modo significa che ci sono dei valori, un allenatore bravo, giovane, e bisognerà fare attenzione”.
Scontro diretto con l’Inter? Troppo presto per parlarne
Alla domanda sul rischio di uno scontro diretto con l’Inter, Conte ha risposto con la sua solita pragmaticità: “Noi cerchiamo di trasmettere dal primo giorno di concentrarsi sul presente, una gara difficile a Como, ostica, dovremo superarci in un momento non semplice per via di tante situazioni, anche di recuperare elementi a cui devi dare il tempo necessario per tornare nel giusto stato di forma. Bisogna fare grande attenzione sul Como, sono tre punti importanti, è una gara importante per noi e per loro. Al tempo stesso, stiamo lavorando nella giusta maniera per affrontare tutte le gare per vincere”.
La solidità difensiva del Napoli
Conte ha poi affrontato il tema della solidità difensiva del Napoli, che nelle ultime 5 partite ha sempre subito almeno un gol: “Fare un gol più degli altri è la via che preferirei, poi lavoriamo sempre sull’equilibrio tra le due fasi e quello che serve ad ogni squadra per essere costante nei risultati. Poi ci sta che fai dei clean sheet per diverse partite come prendere gol in altre in continuazione”.
Fabregas lo definisce un vincente
Sulle parole di Fabregas, che lo ha definito un vincente, perfetto per squadre che non vanno bene, Conte ha risposto con un sorriso: “La mia storia è questa, però mi piacerebbe in futuro sedermi ogni tanto anche in pole position, iniziare la corsa stando in pole. Sarebbe carino, anche curioso per me, capire cosa significa iniziare un percorso da più forte. Mi è capitato con alcune squadre che poi siamo diventati più forti, ma dall’inizio sarebbe carino, una volta, partire il primo anno con una squadra che ha vinto ed ha basi solide. Ma ognuno ha la propria storia e deve tirare fuori il meglio dai propri calciatori, questo è quello che conta, siamo gestori di fondi, ci danno un patrimonio e alla fine se quel patrimonio è lo stesso non abbiamo fatto danni, se lo ridiamo più corposo abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
Il cambio modulo e la necessità di tempo
Sul cambio modulo, Conte ha ribadito la necessità di tempo: “Per tutte le situazioni serve tempo, per trovare automatismi nelle due fasi, detto questo noi cerchiamo il sistema di gioco più adatto per il momento che attraversiamo che è dovuto ad infortuni, recuperi. Voi quando scrivete che è recuperato, ma prima di tornare in forma mica arriva così… in base alle loro caratteristiche per modellare il sistema senza snaturare le loro caratteristiche e lasciandoli al loro posto, cercando di sfruttare chi è più in forma in questo momento. Nelle difficoltà dobbiamo trovare le soluzioni, senza snaturare i giocatori, questa è la ricetta migliore in ogni situazione”.
I pareggi e la resilienza della squadra
Infine, Conte ha commentato i recenti pareggi del Napoli: “Noi vogliamo sempre i tre punti, a volte ti possono rubare l’idea, c’è l’avversario, nessun avversario ha voglia di fare da sparring partner. C’è un percorso, questo campionato è un percorso, nelle ultime 3 erano due trasferte con Roma e Lazio, campi ostici, nelle ultime non aveva vinto con la Lazio. Ci sono gli avversari”.
Sulla resilienza della squadra, Conte ha aggiunto: “Sicuramente la disponibilità di questi ragazzi, da parte mia non ci sono grandi meriti, ma solo disponibilità da parte loro per andare a ricercare il miglioramento. Resilienza? E’ molto importante, è una dote che fa parte anche del proprio percorso di vita. Se hai avuto un percorso di vita, d’infanzia in cui hai dovuto lottare per emergere o altro, per mettere un maglioncino nuovo, sei cresciuto ed hai sviluppato resilienza. Tutte le squadre vincenti sviluppano resilienza, è importante nella vita e spero che le nuove generazioni capiscano questo”.
Le italiane in Champions e il futuro
Alla domanda sulle italiane in Champions e sul suo futuro, Conte ha chiuso con una risposta evasiva ma significativa: “Non ha senso oggi fare valutazioni sugli altri, sia se parlano o su risultati delle altre. Lo trovo inopportuno, non lo troverei rispettoso se lo facessero con me. Dobbiamo lavorare, crescere se c’è la possibilità e poi vediamo”.
Una conferenza stampa che, come sempre, lascia spazio a molte interpretazioni, ma che conferma la determinazione di Conte nel portare avanti il suo progetto con il Napoli, senza distrazioni e con la massima concentrazione sul presente.