Fisco, al via lavoro alla Camera su riforma della riscossione
Tra gli obiettivi, abbattere maxi-magazzino fiscale da quasi 1.000 miliardi e l’accorpamento dell’Agenzia della riscossione nell’Agenzia delle Entrate
Al via in commissione Finanze della Camera il lavoro sulla riforma della riscossione con l’obiettivo di renderla più efficiente e alleggerire il maxi-carico di crediti fiscali arretrati arrivato a sfiorare la cifra monstre di 1.000 miliardi di euro nel 2020. Il lavoro della Commissione punterà ad arrivare a una proposta parlamentare per l’abbattimento sostanziale del magazzino dei crediti e per creare le condizioni affinché non se ne accumuli uno nuovo che assorba troppe risorse delle agenzie fiscali.
Nel corso delle riunioni di oggi, è iniziato l’esame del documento che contiene le proposte avanzate dal Ministro dell’economia, Daniele Franco, con gli interventi dei due relatori, Gian Mario Fragomeli (Pd) e Massimo Ungaro (IV). L’obiettivo è entrare nel vivo della discussione la prossima settimana e di arrivare al testo di una risoluzione con ogni probabilità per quella successiva. Le difficoltà principali sono legate alle differenti sensibilità in tema fiscale all’interno della maggioranza mentre si dovrà anche coordinare il lavoro con il Senato dove l’esame è iniziato poco prima della pausa estiva. Già questa sera dovrebbe essere deciso l’elenco dei contributi esterni che arriveranno alla Commissione sotto forma di contributi scritti. Escluso per ora che possano essere convocate delle audizioni.
Secondo fonti parlamentari, in maggioranza ci sarebbe “condivisione” su molte delle proposte avanzate dal Mef nel documento inviato in Commissione. Tra queste proposte l’accorpamento dell’Agenzia della riscossione nell’Agenzia delle Entrate, un maggiore accesso alle banche dati e il potenziamento degli strumenti per la riscossione. Qualche dubbio sul meccanismo del “discarico automatico” dei crediti fiscali non riscossi, trascorso un congruo periodo di tempo. Meccanismo che viene ritenuto necessario ma sul quale si chiede attenzione a non premiare tattiche dilatorie dei contribuenti oggetto di azioni di recupero. Ancora da definire, infine, come il lavoro delle commissioni di Camera e Senato entrerà nella stesura della riforma della riscossione. Secondo quanto si apprende potrebbe essere formalizzato come un emendamento alla legge delega sulla riforma fiscale o in legge di bilancio.